Politiche 2022, i “falliti” (con sentenza): Ernesto Rapani

La domanda nasce spontanea ed ovviamente è retorica. Se uno non è stato capace d’amministrare nel privato di casa propria, può aspirare ad amministrare la cosa pubblica? A trovarsi proprio in tale condizione è uno degli esponenti politici espressioni della nuova grande città di Corigliano-Rossano e del ben più vasto comprensorio della Sibaritide risultato eletto al collegio Calabria 1 del Senato. Parliamo di Ernesto Rapani, 56 anni, ex consigliere dell’ex Comune di Rossano ed ex consigliere provinciale di CosenzaTrombato come sindaco di Rossano nel 2016, nel 2018 provò ad essere eletto parlamentare della Repubblica e fu ri-trombato, e poi ancora ri-ri trombato con la lista di Fratelli d’Italia alle Regionali del 2020… 

Già, perché molti osservatori politici locali, questa volta davano Rapani, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, finalmente eletto. E non parliamo del vaso d’un bagno pubblico qualsiasi, bensì di Palazzo Madama…

La nota dolente è che l’architetto Ernesto Rapani il 2 ottobre 2019 è stato dichiarato fallito dal Tribunale di Castrovillari (sentenza n. 16/2019), in qualità d’amministratore (prima) e di liquidatore (poi) d’una società a responsabilità limitata di Corigliano-Rossano in tempi non molto lontani attiva nel campo della costruzione d’immobili, della ristrutturazione e della manutenzione di beni immobili, e dell’acquisto e della vendita di beni immobili. Si tratta della società “Edil Fratema Srl”, di cui Ernesto Rapani deteneva il 34% delle quote proprietarie (le restanti due quote parti, ognuna del 33%, erano di proprietà dei suoi familiari Adriana Rapani ed Espedito Rapani).

La società del settore edilizio di Rapani & famiglia è stata attiva dal 2001 al 2016, quando entrò in stato di liquidazione per una grave crisi dovuta a una montagna di debiti che in quegli anni aveva accumulato. In particolare si tratterebbe di debiti da prestazioni lavorative a maestranze e manovalanze, coi salari degli stessi operai che non sarebbero stati mai corrisposti, ma vi sarebbe pure una consistente mole debitoria per forniture di beni e servizi, le cui fatture non sarebbero state mai onorate. Inoltre, la società facente capo ed amministrata dall’aspirante consigliere regionale, non presenta i propri bilanci – com’è obbligatorio per una “Srl” – dal lontano 2013: ben 7 anni d’inspiegabile “vuoto” contabile.

Da tre anni circa, dunque, la “Edil Fratema Srl” di Ernesto Rapani e dei suoi familiari è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Castrovillari. Il giudice delegato è Giuliana Gaudiano, mentre il curatore fallimentare è Stefano Miranda, un dottore commercialista di Castrovillari. Noi non sappiamo come stanno andando le cose ma sappiamo per certo che davanti alla giudice Gaudiano c’è sempre una gran folla d’avvocati impegnata nella tutela degl’interessi dei numerosissimi creditori dei Rapani… Siete proprio sicuri che stavolta ce la farà ad essere eletto? E se ce la facesse veramente, di quanto aumenterà la folla dei creditori? Quien sabe…