Calabria 2021. Addio Don Magorno e in bocca al… Cinghiale

Ha visto che non l’ha calcolato nessuno nel vero senso della parola e ha fatto un passo indietro ritirando la sua tragicomica candidatura a presidente. Pensava che bastasse la sua presenza nel Copasir per terrorizzare i vari altri candidati e chiamarlo a qualche tavolo di lavoro per così piazzarsi in qualche lista. Non l’ha chiamato nessuno, nessuno si è spaventato, nemmeno l’ultima creatura del Pd, alle spalle della quale ci sono i soliti pezzi da novanta di questo partito del quale è stato segretario negli anni passati prima di passare in Italia “morta”.

E ora sarà condannato a continuare a fare il sindaco del suo paesello, continuando a emanare ordinanze delle più svariate, dal divieto a camminare scalzi nelle vie del paese, a non indossare t-shirt osè, a non bere birre per i vicoletti, a non poter ascoltare musica dal vivo, facendo tutto il contrario del compianto sindaco libertario Ernesto Caselli, al quale non avrebbe potuto nemmeno allacciare le scarpe. Ora dovrà riprendere le redini in mano, togliere quel poco di potere che ha dato al suo geometra vicesindaco, anche lui un nullafacente che ruba danaro ai cittadini diamantesi spacciandosi per assessore. Dovrà inventarsi qualcosa, mentre il paese cammina da solo, giusto per la nomea accumulata da decenni, e non certo per le attività di assessori al turismo che tutto saprebbero fare meno che… turismo.

Don Magorno, ora, dovrà cercare altri santi in paradiso, per esempio a destra, come sta facendo il suo capobanda Renzi che flirta con Salvini. I contatti li ha. Ne ha uno in particolare, che è quello del Cinghiale, che ha sempre favorito alle elezioni regionali negli anni passati e che ora potrebbe gettargli un’ancora di salvezza, mettendolo in qualche lista magari fatta di sindaci, argomentandola con papocchie di ogni genere tipo la salvaguardia delle autonomie, il presidio dei territori, la presenza nelle città e nei paesi.

Forza Don Magorno, ancora ce la puoi fare, invita qualche pezzo grosso a presentare libri su quella terrazza abusiva che tanto ti piace, chiama qualche procuratore amico tuo, chiedi a Renzi di fare qualche telefonata a qualche amico suo massone, alla fine qualche posticino potrai trovarlo per continuare la tua carriera di parassita della politica. In bocca al… Cinghiale!