Cetraro, la beffa dei fondi per il Porto San Benedetto: protestano i pescatori

Proteste e malumore a Cetraro per le questioni legate ai finanziamenti per l Porto San Benedetto. Il Comune ha annunciato in pompa magna un finanziamento di 160mila euro ma la realtà è che finora sono arrivati soltanto i soldi dei pescatori (circa 50mila euro), consorziati nel Flag, che c’è stato un ribasso record e che dalle casse comunali non c’è neanche un euro e non si sa ancora che fine faranno i 110mila euro previsti.

Un plauso va fatto agli amministratori… siete riusciti a fare un ribasso del 51%… quindi togliete sabbia per 49mila euro e tutto ciò in pochi giorni e adesso non ci pensate minimamente di aspettare mesi per spendere i restanti 110mila… Perché per adesso avete impegnato solo i soldi dei pescatori e non mi sembra giusto… saremo pure stupidi noi pescatori ma due conti li sappiamo fare..“. Questo il tenore delle proteste dei pescatori per le note problematiche legate all’insabbiamento del Porto San Benedetto che danneggia pesantemente tutta k’economia di Cetraro.

Il Flag dal canto suo ha così commentato.

Con la Convenzione repertoriata al n. 9455 del 23/06/2021, la Regione Calabria e il FLAG, regolamentano con l’Attuatore (Comune di Cetraro), le attività di progetto.

L’Art. 2 della succitata convenzione dal titolo ‘oggetto della convenzione’ cita “la presente regola i rapporti definendone le responsabilità e gli obblighi tra le parti (…) il progetto denominato – lavori urgenti ed indifferibili di provvisoria messa in sicurezza dell’imboccatura del Porto San Benedetto di Cetraro mediante limitata rimozione del materiale Sabbioso – che è stato selezionato con decreto DG n. 6542 del 23/06/2021 per un importo complessivo di 165.991,30 di cui contributo pubblico pari a euro 49.999,45”.

Nulla quindi da restituire ma, sicuramente, ancora da spendere, perché ribasso a parte, il progetto se non raggiunge almeno il doppio dell’importo pubblico finanziato è passibile di revoca del contributo in quanto non rispetta le caratteristiche di premialità previste dal Bando a cui l’attuatore ha partecipato.

Speriamo di essere stati chiari e comprensibili, rimanendo a disposizione di chiunque volesse verificare atti o decreti che, per la legge sulla trasparenza, sono comunque già pubblici.

La volontà del FLAG è stata unicamente quella di voler contribuire a non arrestare l’attività lavorativa dei pescatori per impraticabilità delle aree portuali, infatti non solo il Porto San Benedetto di Cetraro versa in condizioni difficili, infatti speravamo in una partecipazione più massiccia al nostro Bando a sportello.