Calabria 2021. Forza Mafia, Fratelli di ‘Ndrangheta e la Lega dei Ladroni puntano su Roberto Occhiuto

Con molta probabilità entro la metà della prossima settimana la coalizione di centrodestra formata da Fratelli di ‘Ndrangheta, Forza Mafia, e la Lega dei ladroni, scioglierà la riserva sul nome del candidato a presidente per le prossime elezioni regionali in Calabria. Quando si tratta di rapinare i cittadini e lo stato il centrodestra trova sempre un accordo al proprio interno, e i veti di colpo spariscono.

E questo perché hanno un unico scopo che li accomuna e che gli permette di superare ogni diatriba: arraffare il bottino. Bisogna solo stabilire le percentuali. Una volta trovato l’accordo sulla spartizione degli illeciti profitti, la macchina massomafiosa e clientelare può partire alla ricerca di pacchetti di voti e morti di fame disposti a votare il “Sistema”. Le garanzie per i clienti e i prenditori seriali di denaro pubblico, sono sottintese: incarichi, appalti, nomine, prebende e contributi per tutti gli amici degli amici che si impegneranno in questa campagna elettorale. E la Calabria di paranze affamate di denaro e di potere disposte a vendersi al miglior offerente, in cambio di voti, è piena. Il che spiega anche come mai in Calabria la gente continua a votare mafiosi e corrotti: in un modo e nell’altro ci mangiano in tanti con il saccheggio delle casse pubbliche, e poi avere un amico potente conviene a tutti, e fa niente se gli ospedali sono al collasso, le strade ridotte ad un colabrodo, le scuole inagibili, e i servizi ai cittadini inesistenti, l’importante è avere l’amico giusto al posto giusto, e i problemi spariscono. È così che si vincono le elezioni in Calabria, e non solo.

È chiaro che per “adescare” i compari e le paranze serve una figura che bene rappresenti lo spirito intrallazzino del centrodestra. E chi meglio di Roberto Occhiuto (Forza Mafia) può rappresentare la malapolitica in Calabria? Nessuno. Roberto può vantare trent’anni di onorata carriera politica sempre al servizio di corrotti e collusi. Del resto è sotto gli occhi di tutti la sua attività politica: per i cittadini onesti, e per la collettività, non ha mai prodotto niente. Smentire questo dato è impossibile. E questo fa di lui una persona affidabile. L’uomo giusto per garantire a farabutti e malandrini istituzionali la conservazione della loro specie.

Ed è proprio sul nome di Roberto che l’alleanza delle paranze ripone le speranze di un nuovo “rinascimento mafioso” in Calabria: le premesse per una buona riuscita del piano ci sono tutte. E di questo noi siamo contenti, perché il nome di Roberto può risvegliare le coscienze sopite dell’oltre 50% dei calabresi che, schifati da tutto questo, da tempo non si recano più alle urne. Quello che ci aspettiamo è un forte moto di rivalsa popolare che potrebbe far scendere in campo mezzo milione e oltre di calabresi che con tutta questa porcheria non hanno niente a che fare: impedire a questa accozzaglia di saccheggiare le casse pubbliche (denaro destinato agli ospedali e ai servizi), oggi più che mai diventa un impegno morale e civile. E la Calabria di gente onesta che si è rotta le scatole di vedere sempre gli stessi rubare il futuro di questa terra, è piena.