Calabria 2021. Questa volta l’alternativa c’è!

Per chi ha veramente voglia di cambiare, per chi non ne può più di corruzione, malagiustizia, malasanità, per chi è in cerca di una opportunità che non arriva mai, per chi non si arrende alla malapolitica, per chi sogna un futuro migliore per i propri figli, per chi è stanco di precariato e valige di cartone, per chi lotta tutti i giorni per la propria dignità, per chi ama questa terra e non ne può più di devastazione… insomma, per chi è stanco degli abusi e dei soprusi perpetrati sempre dagli stessi politici (eletti spesso a furor di popolo) e vuole seriamente voltare pagina cancellando, una volta per tutte, attraverso il voto, questa indegna classe politica che ci sfrutta da decenni, non ci sono più scuse per agire: a tutto questo squallore, questa volta l’alternativa c’è!

Il tandem De Magistris/Tansi è di fatto l’unica vera opportunità che hanno i calabresi onesti per “avviare” quel concreto e reale cambiamento – blaterato da decenni dalla solita nomenklatura politica e mai praticato – di cui la Calabria, oggi più che mai, ha bisogno. Una occasione così la Calabria, succube da sempre al volere dei poteri forti il cui unico scopo è quello di conservare lo status quo, non ce l’ha mai avuta. Infatti l’offerta politica elettorale, per i calabresi, si è sempre limitata ad una sorta di scelta tra il meno peggio tra i candidati: tra il ladro o il ladrone, tra il corrotto o il colluso. Tra l’amico degli amici o il fratello massomafioso, e così via. Diciamolo onestamente: in Calabria la scelta non è mai stata tra l’onesto o l’incorruttibile tra un galantuomo o una persona perbene. Ci hanno sempre “imposto” un uomo o una donna che avesse come primo e unico “obiettivo” quello di garantire a tutti gli amici degli amici il mantenimento degli “affari di famiglia” nella £cosa pubblica”. Questo è… e negarlo è impossibile. Altrimenti come spiegare il disastro sociale e economico in cui ci troviamo?

Del resto basta guardarsi “indietro” per capire che la differenza tra chi fino ad ora ci ha governati (destra e sinistra, entrambi colpevoli di aver ridotto la Calabria ad un cumulo di macerie) e il duo De Magistris/Tansi, è abissale. Carlo e Luigi non hanno interessi personali da difendere o da portare avanti, non hanno pletore di lecchini da assumere, non hanno nugoli di familiari e compari da sistemare, non hanno sciami di amici degli amici da accontentare, non hanno rapporti con ‘ndranghetisti, non hanno lobby da sostenere, non appartengono a caste da difendere; al contrario dei “soliti noti” (sistematicamente eletti in consiglio con i soliti e solidi pacchetti di voti spesso frutto di una vera e propria compravendita) con le mani in pasta su tutto: sanità, lavori pubblici, commesse e incarichi. Questo è un dato oggettivo inconfutabile. A parlare per Carlo e Luigi la loro storia umana e politica: immacolata. A parlare per i soliti marpioni decenni di sistematico ladrocinio certificato, a danno dei calabresi.

Se poi guardiamo a chi oggi si propone come antagonista a Luigi e Carlo, tipo Roberto Occhiuto e Nicola Irto, la tesi della tutela, a tutti i costi, degli “affari di famiglia” come unico scopo politico delle potenti famiglie politiche calabresi, è più che confermata. Immaginate uno come Roberto Occhiuto presidente della regione Calabria appoggiato da Fratelli di ‘ndrangheta, dalla Lega dei malandrini e da Forza mafia, la tragicità dello scenario si delinea da solo. Lo studio del presidente si riempirebbe, in men che non si dica, di frotte di pseudo imprenditori, altrimenti detti prenditori, amici degli amici, professionisti dell’intrallazzo, truffatori seriali, tutti insieme appassionatamente a studiare come meglio spartirsi la torta. Oppure provate ad immaginare Irto presidente, o chi per lui, eletto magari con i voti sottobanco di Palla Palla e paranze varie. L’ufficio del presidente continuerebbe ad essere il paradiso in terra, così come è sempre stato, per tutte le fratellanze calabresi, e non solo. Il luogo ideale per i raccomandati, gli ammatassati, i traffichini, i ladri di partito, i tangentisti, i collusi, tutti però camuffati da intellettuali del terzo millennio.

Questo è quello che ci aspetta ed è quello che è sempre successo. Una volta eletti, del popolo se ne fregano, e questo lo sappiamo tutti, e chi lo nega è in malafede o perché ha interessi privati da curare con questi soggetti.

Con Carlo e Luigi questo rischio non c’è. Perché il loro agire è sincero. Il loro interesse è davvero il benessere sociale ed economico della regione. E poco importa se Luigi non è calabrese, va detto però che conosce bene la Calabria e i suoi problemi, perché quello che conta in un politico non è tanto la provenienza geografica, ma la capacità di mettersi al servizio della gente, che non è certo quello che i calabresissimi politici che ci hanno governato fino ad ora hanno fatto, e De Magistris, a differenza loro, ha dimostrato, come sindaco di Napoli, di saperlo fare. Se non è questa una garanzia per provare a cambiare… ditemi voi.  Votare Tansi e De Magistris è un “tentativo” che bisogna fare, tanto non rischiamo niente. Al massimo rischiamo di ritrovarci ancora una volta davanti un politico che predica bene e poi come sempre razzola male. Né più né meno di quello che è successo ogni volta che abbiamo eletto un nostro rappresentante nelle istituzioni. Ed è per questo che, comunque la pensiate, questa occasione va sfruttata, anche perché, e lo abbiamo spiegato, in fin dei conti, almeno per questa volta, siamo sicuri che “tentar non nuoce”.