Calabria, fondi reti idriche. Marcello Mazzetta, Pallaria, Adamo e Incarnato all’assalto della Regione. Ma capitano Ultimo si è messo di traverso

In questi ultimi giorni l’attività frenetica della lobby di potere che fa capo ad autentici delinquenti come Marcello Mazzetta, all’anagrafe Manna e i suoi sodali Domenico Maria Pallaria, il dirigente illegittimo più intoccabile d’Italia e la premiata ditta Adamo&Incarnato, corrotti fino al buco del culo, sputtanati come le porte delle chiese sconsacrate, eppure ancora a caccia di potere, non conosce sosta.

Mazzetta, Pallaria, Incarnato e Adamo adesso si sono messi in testa di riprendersi i settori strategici dell’acqua e dei rifiuti usando un soggetto che giorno dopo giorno diventa più pericoloso, per se stesso certo ma soprattutto per gli altri: Nino Spirlì da Taurianova.
Sono in corso riunioni fiume alla Cittadella Regionale per preparare la giunta di oggi pomeriggio. Lo scopo ? Rimuovere l’ingegnere Comito, dirigente generale del settore ambiente (idrico, rifiuti, depurazione), persona preparata, onesta ma soprattutto uomo di fiducia dell’assessore De Caprio, meglio conosciuto come capitano Ultimo.

De Caprio e Comito vengono visti come il fumo negli occhi dai delinquenti di cui sopra a causa del loro tentativo di tenere fuori dall’assessorato tutti i comitati d’affari e adesso stanno provando il “colpaccio”: reinserire quella vecchia pellaccia del corrotto di Curinga (Pallaria) al posto dell’ingegnere Comito, troppo vicino a Ultimo e quindi da eliminare.

L’obiettivo è riprendersi il progetto “Abatemarco” della ingegnerizzazione delle reti idriche, che vale un finanziamento di 68 milioni di euro e che fa gola a questa banda impresentabile di corrotti. Lo stesso progetto e gli stessi soldi che voleva gestire Gigino Tic Tac Incarnato ai tempi in cui sguazzava alla Sorical, progetto che – nelle loro squallide intenzioni – dovrebbe essere affidato all’Autorità Idrica guidata dall’uomo (?) che distribuisce mazzette e continua a fare il sindaco di Rende ed eseguito da Sorical, dove nel frattempo si è insediato in quota Lega Cataldo Calabretta, meglio conosciuto come il manager delle dive.

L’assessore De Caprio sta cercando di evitare in tutti i modi questo “golpe”, ma Pallaria e Manna pur di raggiungere il loro scopo non si fanno scrupoli ed utilizzano i loro galoppini come quel raccomandato eccellente che risponde al nome di Francesco Viscomi, prestanome di Pallaria sistemato alla direzione generale della Sorical senza avere competenze e titoli con tanto di moglie dentro il “carrozzone”.
De Caprio può contare sul sostegno di molti assessori della giunta, ma non può contare sul presidente facente funzione Spirli, che per quanto ne sappiamo è ormai nelle mani del comitato d’affari e sempre più distante da giunta e maggioranza.
Noi ci auguriamo vivamente che oggi non si consumi questa ennesima vergogna nella Regione Calabria e siamo qui a scrivere e diffondere la notizia proprio per mandare a monte il loro piano. Pallaria, Manna, Incarnato e Adamo sono il cancro della Calabria, e non possono continuare a gestire alcuni settori strategici quali ambiente, idrico e depurazione. Vi terremo aggiornati. Come sempre.