Calabria, Jole s’insedia: ancora un mese per la formazione della giunta

Jole si è insediata. Da oggi la sedia che fu di Palla Palla è ufficialmente sua. Ad accogliere Jole nella stanza dei bottoni, Francesco Russo, vicepresidente della giunta uscente. Breve scambio di battute e passaggio delle consegne: la poltrona tanto agognata, conquistata a suon di coltellate alle spalle e promesse di spartizione del bottino, può accogliere finalmente il suo gentile e delicato fondoschiena. Un giorno storico per la Calabria e per Jole che non nasconde la sua emozione. Le sorti di questa sventurata terra sono nelle sue mani, e purtroppo anche in quelle dei tanti marpioni politici che l’hanno sostenuta.

Dice lo statuto regionale: dal giorno dell’insediamento, il presidente ha l’obbligo di convocare il primo consiglio regionale entro e non oltre 20 giorni. Anche se all’oggi manca ancora l’assegnazione ufficiale di diversi seggi, segno evidente che il lavoro della Corte di Appello di Catanzaro non si è ancora concluso. Proclamazione che comunque dovrà arrivare nei prossimi giorni.

Sempre stando allo statuto, una volta insediato il consiglio, il presidente deve formare la giunta entro 10 giorni. Quindi: venti giorni per la convocazione del primo consiglio regionale, dieci giorni per formare la giunta e siamo a 30 giorni. Tempo che la Santelli sarà costretta ad adoperare tutto, checchè lei ne dica, vista la complessità della spartizione. Non sarà facile per lei gestire tanti cani all’osso.

Le richieste sono tante e soddisfarle tutte è pressochè impossibile, qualcuno inevitabilmente resterà deluso.

Nel mentre Jole discute con gli alleati per capire come spartirsi la torta, si può avviare, visto che da oggi ha pieni poteri, il piano “chi assume un amico assume un tesoro” che prevede la sistemazione urgente della corte di Jole. Oltre ai due oramai super conosciuti Eva e Giampaolo che possono già considerarsi sistemati, ce ne sono altri, tipo Tonino Magnelli anche lui, come i due sopra, sempre al seguito, come un cagnolino, della Santelli.

Ora, se è vero quello che dice la Santelli, ovvero che la sua stella cometa sarà solo ed esclusivamente l’interesse dei calabresi, ci spieghi il perché di questi odiosi privilegi nei confronti di persone che non hanno nessun merito sociale, scientifico, culturale. Capiremmo se, ad esempio, la Calabria avesse bisogno, per un suo piano di sviluppo di competenze “fuori dal comune”, di professionalità rare, di requisiti specifici in possesso solo di Magnelli, Catizone, Calabrese, ma così non è. Tutti e tre: “zeru tituli”. E per favore non tiriamo fuori la storia degli incari “di fiducia” perché questi signori sono sempre stati fedeli a chi si trovava al potere, e la loro storia parla chiaro.

Se Jole ci tiene alla Calabria inizi con l’abolire questi odiosi privilegi, e se servono competenze e professionalità promuova pubbliche manifestazioni e premi il merito, un bel modo per iniziare e un bell’esempio da seguire.