Calabria, M5s: “‘Ndrangheta padrona, si sciolga il Consiglio e si vada subito al voto”

“C’è una vera e propria emergenza in Calabria, come diciamo da tempo e come dimostrato dall’operazione “Libro Nero” di questa mattina: la ‘ndrangheta ha pesantemente infiltrato la classe politica regionale della nostra regione. Va fatta pulizia, immediatamente. Si sciolga il Consiglio e si vada subito al voto, così da ristabilire la legalità”. Così si sono espressi i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle di Camera, Senato ed Europa a seguito dell’operazione della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria che ha portato a 17 arresti, tra cui più di un politico.

“È preoccupante – si legge in un post sui social del deputato 5stelle D’Ippolito –  la facilità con cui le cosche mafiose riescono ad infiltrarsi nelle dinamiche politico-elettorali della nostra regione, in un contesto dove le idee politiche, di destra o di sinistra, lasciano spazio allo scambio di voti con il corrispettivo di favori per il sistema ‘ndranghetistico. Questa situazione non è più sostenibile viste anche le gravi accuse ancora pendenti sul capo del presidente di Regione Mario Oliverio e sul sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, lanciatosi quale prossimo candidato governatore. Va fatta un’operazione di bonifica e solo il Movimento 5 Stelle può portarla avanti. Con l’inchiesta “Libro nero” la magistratura mette ancora in luce l’ipocrisia e l’opportunismo del sistema partitico calabrese, mentre il governatore della Calabria, Gerardo Mario Oliverio, resta comodamente in silenzio, non potendo nascondere i propri accordi politici con Sebi Romeo e le varie postazioni di potere che con lui ha spartito”.

Ringraziamo, concludono “la magistratura e le forze dell’ordine che, nonostante le difficoltà, fanno sentire la presenza dello Stato con queste inchieste coraggiose che vanno a toccare esponenti del consiglio regionale e non solo, confermando un quadro preoccupante sulle capacità delle cosche di influenzare le elezioni democratiche. Non manca un accenno all’autosospensione dal partito del senatore Ernesto Magorno. L’ex segretario regionale del Pd auspica solo adesso un serio intervento, in Calabria, della dirigenza nazionale del Partito. Intanto, in attesa della chiarezza che non è mai riuscito a dare lui, da segretario regionale, si è autosospeso dal partito. Immaginiamo che per coerenza adesso si iscriva al gruppo misto. Siamo stanchi di queste sceneggiate. Si vada subito al voto per liberare la Calabria dal malaffare: deve essere la priorità assoluta per chi vuol bene alla nostra regione”.