Calabria. Ora Marcello Mazzetta e Pallaria vogliono mettere le mani sui fondi per le reti idriche: ecco il loro piano

Marcello Mazzetta, all’anagrafe Manna, non si ferma mai. Una ne pensa e cento ne fa, incurante com’è rispetto ad ogni inchiesta – anche con tanto di “mazzette” immortalate dalle telecamere della Dda – e ad ogni prova che grida vendetta. E così è impegnato in una serie di attività frenetiche che lo coinvolgono come sindaco di Rende, presidente dell’Aic (Autorità Idrica Calabria) e Ato Calabria (Ambito Territoriale Ottimale per la gestione dell’emergenza rifiuti). Ma in queste ultime ore è più frenetico del solito.

La posta in gioco sono i fondi regionali sulla ingegnerizzazione delle reti idriche approvati all’epoca con determina dal superdirigente Domenico Maria Pallaria, che solo sulla carta è stato messo ai margini delle stanze dei bottoni, visto e considerato che nei posti-chiave ha sistemato una serie di prestanome. Si tratta di 68 milioni, il cosiddetto “Progetto Abatemarco”, che dovrebbero essere gestiti dalla Sorical per 36 comuni. Ma Manna con la supervisione di Pallaria sta mettendo a punto un “piano perfetto” – almeno secondo le sue intenzioni – per mettere le mani sui finanziamenti dell’’Ingegnerizzazione.

Pallaria, Incarnato (ex commissario della Sorical ) e Oliverio avevano passato i progetti alla Sorical circa due anni fa ma Sorical non aveva potuto far niente, essendo in liquidazione e non avendo titolo a operare sulle reti dei Comuni e allora serve uno stratagemma per papparsi la pila. Detto, fatto.

Gira voce che Marcello Mazzetta, all’anagrafe Manna, abbia scritto insieme al direttore generale della Sorical Francesco Viscomi (prestanome di Pallaria) una lettera indirizzata al presidente Spirlì, all’assessore all’Ambiente De Caprio e ai sindaci dell’Autorità Idrica Calabrese nella quale esterna con sufficiente chiarezza il “piano” per gestire gli ingenti fondi dell’ingegnerizzazione delle reti idriche adducendo non meglio precisate “leggi”, visto che ormai ha il potere anche di “legiferare”.
Ma Manna è specializzato in diritto penale (e mazzette), non è amministrativista, altrimenti saprebbe che l’Autorità Idrica Calabrese non può gestire progetti come quello dell’ingegnerizzazione ma tant’è.
C’è quindi un nuovo tentativo della banda dei soliti noti di rientrare dalla finestra dopo la loro estromissione dai poteri decisionali.
Con l’aggravante che il prestanome Viscomi (controllore…) ha addirittura la moglie in Sorical (controllato…), mentre di Manna è addirittura inutile parlare, visto che ormai tutta Italia sa quanto sia abominevole.
Pallaria intanto manovra dietro le quinte… E ha “consigliato” come rendere pubblica Sorical e affidargli tutto il servizio idrico integrato, ovvero Manna come “capo banda” dell’Autorità Idrica gli affiderebbe il servizio come soggetto gestore unico per tutta la Calabria. Noi speriamo vivamente di rompergli le uova nel paniere e fermare questa vergogna, anche perché l’assessore De Caprio non può proprio permettere che avvenga una cosa del genere. E sarebbe bellissimo mandare in frantumi l’ennesimo accordo inconfessabile della feccia della Calabria.