Calabria, sanità anno zero: i due rischi per il nuovo commissario

Nel 2019, sull’intero quadro politico della Calabria, avrà un peso determinante il tema della sanità, alla luce della recente nomina, da parte del governo nazionale, della nuova struttura commissariale per l’attuazione del Piano di rientro, con la contestuale rimozione del precedente commissario, Massimo Scura, la cui gestione è stata caratterizzata da un lungo conflitto con lo stesso governatore Oliverio.

Subito dopo l’Epifania è previsto l’insediamento ufficiale del nuovo commissario, il generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, affiancato dal sub commissario Thomas Schael, già conosciuto in Calabria per aver rivestito, a metà degli anni 2000, il ruolo di direttore generale dell’Asp di Crotone.

I nuovi vertici commissariali saranno chiamati a scongiurare alla Calabria, nel 2019, i due rischi paventati dai tavoli interministeriali di verifica a causa del mancato rientro dal debito sanitario e del mancato raggiungimento dei Lea: il nuovo blocco del turn over e l’aumento delle aliquote di Irpef e Irap.

Al centro dell’attenzione ci saranno anche i rapporti tra i nuovi commissari alla sanità e la politica calabrese, considerando che, all’esame del Consiglio regionale, ci sono due proposte di legge di particolare rilevanza: quella sull’integrazione tra le aziende ospedaliere di Catanzaro, il “Pugliese” e il Policlinico universitario “Mater Domini”, e quella sull’accorpamento degli ospedali “spoke” agli ospedali “hub” di rango regionale di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria.