Calabria, sanità venduta. Si Cobas: “Basta con le assunzioni degli amici degli amici”

Il Si Cobas Calabria chiede a gran voce come sia possibile, che la carenza di personale venga per così dire soddisfatta con i contratti a tempo determinato anzichè a tempo indeterminato come dovrebbe essere secondo logica legislativa. Abbiamo toccato con mano tramite l’Asp di Cosenza ed altre realtà, questo percorso dettato dalle usuali dinamiche, ma anche riscontrato maggiori criticità nel settore degli operatori socio-sanitari. Attualmente sono presenti due graduatorie di concorso per contratto a tempo indeterminato (Asp Vibo Valentia e AO Cosenza) ed allo stato attuale risultano agli atti tre avvisi a tempo determinato: Asp Cosenza concepito per emergenza Covid ed è di pochi giorni fa l’uscita della graduatoria del Policlinico universitario Materdomini con oltre 600 persone; un avviso pubblico deciso in seguito alla nascita della pandemia ma lo stato di emergenza è finito il 31 marzo 2022.

Il terzo avviso è stato fatto poco tempo fa per l’Asp di Crotone, un avviso per sostituzione, ma come ben sappiamo questa è una tecnica utilizzata per coprire i posti vacanti da anni causati dalle non assunzioni. Crotone ha pure in itinere una procedura di mobilità per gli Oss, continua a non soddisfare la necessità di assunzioni con contratto a tempo indeterminato, ma nel contempo persegue le solite logiche clientelari arruolando personale a tempo determinato, ovvero aiutando gli “amici degli amici”.

Noi chiediamo al Presidente Occhiuto di vigilare su questa situazione perché in Calabria serve maggiore tutela per il personale, garantendo un posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato, anziché generare solo forme umilianti di precariato; ma sappiamo bene che per un certa tipologia di politica e per la parte sindacale vicina a questa politica, questa è una miniera d’oro da usare ed ottimizzare al meglio perché il precariato è una potenziale e micidiale arma da usare per raccogliere consensi. Noi ci distacchiamo con ferma volontà e chiari propositi screditativi nei confronti di un’atteggiamento prevaricatore e a dir poco sconcertante perchè lesivo dei sentimenti umani. Quindi diffidiamo e pretendiamo che ci sia una presa di posizione netta e che ogni azienda e asp provinciale, sopperisca alle proprie necessità con personale contrattualizzato a tempo indeterminato, annullando queste dinamiche scorrette che di solidale non hanno nulla, ma sono esclusiva fonte di disagio sociale.