Calabria, terremoto ondulatorio e sussultorio: le testimonianze della gente

La scossa di terremoto di magnitudo 4.3 che alle 10,20 di stamattina ha allarmato praticamente tutta la Calabria e il cui epicentro è stato localizzato al largo della costa vibonese, ha avuto diversi elementi distintivi, confermati da tutte le testimonianze delle persone che l’hanno avvertito. Si è trattato comunque di una scossa abbastanza lunga, difficile da quantificare con precisione in tot secondi ma certamente lunga al punto da potersi alzare e verificare che ancora la terra stava tremando.

Una scossa di terremoto può essere avvertita in maniera sussultoria o in maniera ondulatoria. Ma davvero esistono questi due tipi di movimenti? In un certo senso sì, ma solo dal punto di vista dell’avvertibilità di un sisma, infatti non esistono “terremoti ondultatori” e “terremoti sussultori” dal punto di vista sismico: sono tali solo in base al modo in cui sono percepiti dalle persone che lo subiscono.

Terremoto ondulatorio

Un movimento di tipo ondulatorio determina la sensazione di una forte oscillazione dando, a chi avverte il sisma, la sensazione di trovarsi su una nave o su un’altalena visto che il movimento dura a lungo ed è avvertito come “ampio” e sul piano orizzontale (percezione di movimento “destra – sinistra”). Il movimento oscillatorio si avverte quando la persona si trova a distanze sensibili dall’epicentro di un terremoto molto forte: in questo caso le onde sismiche giungeranno “orizzontalmente”, in maniera disomogenea e con una velocità minore rispetto ad un punto vicino: conseguentemente, al suolo, si avrà questo effetto legato all’oscillazione, che provoca, ad esempio, importanti movimenti su oggetti in sospeso come i lampadari, ma anche il movimento di letti, mobili e tavoli.

Tanto più l’ipocentro è superficiale e tanto più si è lontani dall’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come ondulatorio (con movimenti “orizzontali”).

Terremoto sussultorio

Un movimento di tipo sussultorio invece è un grande scuotimento che avviene al raggiungimento delle onde sismiche sull’edificio preso in esame: il movimento è breve, “corto” ed avvertito sul piano verticale (percezione di movimento “alto – basso”). Quando un terremoto viene percepito in maniera sussultoria, in genere la persona si trova vicina all’epicentro e le onde sismiche arrivano “dirette” e “verticali”, causando il netto scuotimento la cui intensità varia a seconda della magnitudo con cui viene registrato il sisma. Chi si trova esattamente al di sopra dell’epicentro ha la massima percezione sussultoria. Essendo uno scossone sul piano verticale e non una oscillazione, i lampadari tendono a muoversi meno rispetto al terremoto oscillatorio o a non muoversi affatto.

Tanto più l’ipocentro è profondo e tanto più si è vicini all’epicentro, tanto più il terremoto verrà avvertito come sussultorio (con movimenti “verticali”).