Capodanno, Loizzo: “Vietare vendita alcolici ai locali”. Un favore alla mala

È lei, senza dubbio, il nuovo astro nascente della politica calabrese: Simona Loizzo, la nuova reginetta del ballo di fine anno. Non passa giorno, da quando siede su due poltrone, che non dica la sua su questo o quell’argomento. Una ne dice e cento ne pensa, traslando da un luogo all’altro senza sosta per marcare il territorio del suo nascente regno. Si narra di sue apparizioni, in simultanea, in luoghi diversi. Solo il dono dell’ubiquità può spiegare queste sue magiche capacità, un privilegio che di sicuro gli Dei le hanno accordato. Altrimenti come spiegare il suo accomodarsi su due poltrone contemporaneamente? Unta dagli Dei, si potrebbe dire, una posizione che la pone “una spanna sopra tutti”, ma che le impone una missione: proteggere il creato. Un compito che Madre Simona Loizzo da Cosenza intende svolgere con fede e dedizione, così come previsto dal mandato Divino. E lo sta dimostrando, ogni santo giorno, combattendo crociate che altri hanno abbandonato.

Tra le tante cose che dice e fa, spicca la sua propensione, per volere degli Dei, a preoccuparsi della salute dei cittadini, fisica e mentale. È lei la promotrice della prima crociata contro il demone del gioco, che si è conclusa, però, con la netta vittoria degli infedeli gestori delle sale gioco e scommesse. Forse in questa titanica battaglia gli Dei non erano al suo fianco. Ora ha deciso di dichiarare guerra ad un altro demone, quello dell’alcol. È sua la proposta di vietare, in città, la vendita di alcolici per Capodanno, onde evitare quello che si è verificato a Natale: decine e decine di ragazzini e adulti altamente ubriachi che vagavano, senza una meta, per le strade cittadine strapiene di gente.

Una situazione che ha scosso nel profondo l’anima di Madre Simona che non ha esitato a gettarsi di nuovo nell’arena. Ma anche questa volta la sua si annuncia una battaglia già persa. Evidentemente gli Dei hanno puntato sul mortale sbagliato. E questo perché o è troppo ingenua, oppure le sue battaglie sono solo di facciata. Donna Simona dovrebbe ben sapere che oltre già ad esistere una legge che vieta la vendita dell’alcol ai minori, la soluzione del problema non sta certo nel vietare per la notte di Capodanno la vendita di alcolici ai tanti locali aperti per l’occasione. Perché anche vietando la vendita di alcolici ai locali della movida, chi vuole ubriacarsi può farlo lo stesso: acquistando tutto l’alcol che desidera nei supermercati qualche ora prima dello scoccare della mezzanotte, e per i ritardatari c’è sempre la vetrinetta di casa o i frequentatissimi distributori automatici di birre e bevande, per lo più, come scrive la Dda di Catanzaro nell’ordinanza “Reset”, in mano alla ‘ndrangheta locale.

Per i minorenni acquistare alcolici, è un gioco da ragazzi quali sono. Basta procurarsi il codice fiscale di qualche amico, parente maggiorenne e possono comprare tutte le birre che vogliono. Lo stesso per il supermercato, basta avere un amico maggiorenne che entra e compra l’alcol per tutti. E la chiarenza è servita… e si risparmia pure, ed è quello che fanno in tanti ogni Capodanno: arrivano già forniti di alcol. Senza contare a chiarenza del cenone. Chiedere di non far lavorare i locali la sera di Capodanno, facendo credere alla gente di voler prevenire la sbornia di fine anno, è pura ciotia, in buona o mala fede non si sa, oltre che un favore alla mala che gestisce i distributori automatici.  È chiaro che le battaglie di suor Simona sono solo di facciata. Perciò gli Dei non la sostengono, hanno capito, forse, che non fa sul serio. Anche se le concedono un’altra opportunità: sconfiggere il demone della droga, e specialmente quello della cocaina che nei lazzaretti politici e sociali da lei frequentati avanza come una peste maligna. Le possibilità di vittoria, anche in questo caso, come nei due precedenti, sono davvero scarse, ma capiremo dall’intensità con la quale guiderà la carica contro la cocaina, se fa sul serio e ci crede davvero, oppure no. Che è quello che vogliono capire gli Dei.