Casali del Manco, M5S: “Sì alla fusione, NO alle annessioni”

Palla Palla e il comunista col culo degli altri

Una vittoria a metà (Si alla fusione – NO alle Annessioni)

Per la Regione Calabria, la sovranità non appartiene al popolo presilano.

Nasce “Casali del Manco”, un comune di 11mila abitanti nella Presila cosentina. Un fatto storico di straordinaria importanza per l’intera Calabria e per l’intero meridione d’Italia, che vieno in qualche modo ridimensionato e oscurato dalle scelte poco chiare e poche democratiche avvallate dall’assemblea regionale. Quest’ultima ha approvato a maggioranza la legge (PL n. 96/10^) sulla fusione dei cinque centri della Presila: Casole, Pedace, Serra Pedace, Trenta e Spezzano Piccolo.

Un processo che inzialmente nasce dal basso, tant’è che i 5 stelle sposano l’iniziativa del movimento presila unita e scende in campo con i propri portavoce sia alla camera che al senato per orientare e far comprendere ai cittadini l’importanza della fusione dei piccoli centri (cd. Comuni polvere). Gli stessi sostengono le ragioni del “si” senza alcuna strategia finalizzata ad interessi di partito. Ed è proprio questa pre-condizione che permette loro di comprendere e rispettare anche il voto chi non ha ritenuto di aderire alla fusione. Pertanto, si ritiene che la volontà dei cittadini va rispettata al dila di ogni logica di Palazzo.

Con il referendum del 26 marzo i cittadini della Presila si esprimono (l’esito è favorevole all’interno di 4 comuni,  mentre nel comune di Spezzano Piccolo la maggioranza dei cittadini sceglie liberamente di non aderire al processo in questione).

La Regione doveva, quindi, prenderne atto e legiferare in armonia con quanto espresso dalle popolazioni. Ma questo consiglio regionale prima riflette, poi rilancia e alla fine decide, senza tener conto del voto espresso dai cittadini in uno dei comuni interessati. Dunque, per il Presidente Oliverio e i suoi seguaci, la sovranità non appartiene più al popolo presilano, ma alla burocrazia regionale che ancora una volta prevale sulla Politica. Ed infatti, sulla base di un parere legale, più incisivo della volontà popolare, la politica decide di annettere il comune di Spezzano Piccolo alla fusione.

Eppure i consiglieri regionali che hanno “strumentalizzato” questo processo di fusione conoscevano bene la materia, non potevano arrivare impreparati. Avevano avuto tutto il tempo per modificare una norma, un comma, un articolo. Ma forse le priorità erano altre, ad esempio lavorare sulla proposta di legge relativa ai vitalizi. Di sicuro, più redditizia.

Tuttavia, tra incapacità, arroganza e pressappochismo questa classe dirigente, per cercare di sanare o meglio rattoppare il “vulnus legislativo”, ha preferito ignorare, calpestare, mortificare la volontà popolare. La cosa più semplice da fare, anche se meno democratica. Ma questa parola, ormai, è fuori moda. Anzi, è diventata un fardello, soprattutto in certi ambienti, in alcuni partiti, in alcune correnti.

Il MeetUp Casali del Manco a 5 stelle, costituitosi di recente e che da regolamentato ha posto in essere un coordinamento di cittadini espressione dei singoli municipi, darà battaglia nelle sedi opportune per far rispettare le regole democratiche nell’iter di costituzione del nuovo ente, proponendo tra l’altro una piattaforma programmatica (statuto comunale e regolamenti) che sarà oggetto di discussione con il nuovo Commissario incaricato e con i cittadini.

Intanto, rinnoviamo l’invito al Presidente Oliverio di attenersi all’art. 1 co. 2 della nostra Costituzione, che recita :“La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. 

MeetUp “Casali del Manco a 5 stelle”