Castrolibero, il calvario del “Valentini”: ancora una scelta (politica) sbagliata. Ora arriva l’amica di Iacucci

Ci voleva altro, inutile girarci intorno. Per la comunità del “Valentini-Majorana” di Castrolibero, che tanta melma ha dovuto sopportare nella stagione scolastica appena conclusa nella quale sono venute alla luce tante questioni che dovranno essere ancora chiarite, ci voleva altro.

La nuova dirigente scolastica designata, tale Maria Gabriella Greco, non è certo quello che ci si aspettava e che sarebbe stato necessario per quella scuola, che avrebbe dovuto vedersi assegnata un dirigente apprezzato per le sue qualità relazionali, capace di far stare a suo agio tutte le componenti della scuola e di creare un buon rapporto cin sudenti, docenti e personale Ata,

Si sa che l’Ufficio Scolastico Regionale è stato “costretto” da alcune sentenze, che hanno assegnato sedi obbligate ad alcuni dirigenti, a scelte più o meno obbligate con rose di nomi stretti, ma la Greco proprio no.

Sarebbe bastato chiedere alla “Zumbini”, dove la sua gestione ha creato solo tanto malcontento e addirittura a far perdere due prime classi (poi subito recuperate appena è andata via…): un risultato quasi impossibile per la posizione stessa di quella scuola nel territorio urbano. Risultato che non potrebbe mai raggiungere, per esempio, l’attuale dirigente della “Zumbini”, la signora Iusi, per quanti “sforzi” in questa direzione possa compiere! Siamo, dunque, davanti, ad una sorta di “unicum”…

Ma il triennio trascorso da Maria Gabriella Greco al Liceo Scientifico “Fermi” di Cosenza è stato devastante! Ka vicenda più macroscopica ed evidente è stata la gestione della molto presunta pericolosità del plesso di via Isnardi, condotta di concerto con l’allora presidente della Provincia Franco Iacucci. All’epoca sembrava certo che su Viale Parco-Mancini dovesse transitare la metropolitana leggera e aveva fatto tanto clamore la notizia che il solo plesso scolastico di via Isnardi fosse messo così tanto male da doverlo chiudere. Al contrario di tutti gli altri edifici scolastici di Cosenza e provincia, per i quali invece era stato ritenuto sufficiente procedere a normalissimi lavori di ristrutturazione. Non a caso, fintanto che è rimasta in piedi l’ipotesi della metro leggera, il progetto dei lavori di abbattimento e ricostruzione del “Fermi” era rimasto una vaga promessa. Non osiamo pensare a cosa si volve afre di quella area, anche se non serve un mago per capire che sarebbe stata “regalata” ai soliti palazzinari, in questo caso non solo amici di Iacucci ma anche dei soliti Nicola Adamo e fratelli Occhiuto. Oggi invece, visto che la metro non sarà più realizzata, stanno finalmente iniziando i lavori per il nuovo “Fermi”.

Ma non c’è solo questa vicenda a caratterizzare in negativo la dirigente scolastica Maria Gabriella Greco. Quando ancora la Cgil Scuola di Cosenza (prima della “normalizzazione” imposta dall’alto) contrastava in maniera sacrosanta dirigenti scolastici e Provveditorato quando davano alla luce illegittimità, la Greco era stata portata addirittura in Tribunale dal sindacato per inadempienze e mancanza di trasparenza nelle relazioni sindacali. All’epoca l’Ufficio Scolastico Regionale, governato occultamente dall’immarcescibile Mirarchi, uomo forte della Cisl Scuola e grande protettore dei dirigenti iscritti al suo sindacato, si era prodigato molto per lei. La conseguenza finale del triennio della sua gestione, che aveva generato un clima di conflittualità elevatissimo all’interno e di confusione all’esterno sul destino della struttura della scuola, era stato il sostanziale dimezzamento del “Fermi”, che ha ripreso infatti a crescere, ma solo dopo il trasferimento della signora Maria Gabriella Greco.

Anche nella successiva scuola assegnatale, il Liceo “Gioacchino da Fiore” di Rende, clima teso, “strane” sperimentazioni didattiche buone per riempire il suo curriculum ma pessime per l’esito formativo, addirittura il tentativo di svolgere le lezioni di sabato in Dad fuori da ogni possibilità normativa e infatti bloccato prima che venisse avviato. Anche in questo caso, va da se, riduzione delle classi nonostante l’invenzione bislacca e di brevissima durata di un indirizzo coreutico, approvato fuori da ogni logica dal solito Iacucci, che incredibilmente, di fronte ai mancati interventi, anche di piccola manutenzione ovunque, finanziava l’allestimento di un’aula di danza…

E ora, dopo la vittoria del ricorso di un’altra dirigente che ha ricevuto l’assegnazione come le spettava al liceo rendese, le viene affidato l’incarico al “Valentini-Majorana” di Castrolibero. Una scelta sbagliata, in forte continuità con la precedente dirigente, la famigerata Maletta, così com’è nelle intenzioni dell’attuale titolare del Provveditorato, la professoressa Loredana Giannicola, che già nelle convulse giornate dell’occupazione della scuola, si era distinta per voler dare una mano alla sua amica Maletta con una ispezione ridicola e sconfessata dallo stesso Ministero.

Quella di Maria Gabriella Greco al “Valentini-Majorana” è una scelta con la quale l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Atp provano maldestramente a mettere una pietra tombale sui gravissimi fatti denunciati da diverse studentesse e sulle eventuali omissioni e coperture di cui la precedente dirigente è stata accusata. Ma ci sono una intera comunità scolastica e una cittadina – Castrolibero – che su quanto accaduto continueranno a denunciare e a vigilare perché non prevalga il solito insabbiamento “alla cosentina”. Sappiate che vi daremo filo da torcere, come al solito.