Calabria. Che fine ha fatto l’Autorità Idrica? Riusciremo a perdere anche i fondi di settembre?

Che fine ha fatto l’Autorità Idrica Calabrese? Il commissario Bruno Gualtieri si sta occupando solo di rifiuti o anche di idrico e depurazione? Sono iniziate le procedure per nominare gli organi della nuova Autorità Idrica? Dopo aver perso gli ormai famosi 104 milioni a marzo e non aver partecipato ai finanziamenti di maggio, riusciremo a non perdere quelli di settembre? Perché ancora manca un piano industriale? Perché Sorical dopo essere diventata pubblica è ancora in liquidazione? Se gli scarti dei rifiuti non verranno smaltiti all’estero ma in Calabria, perché le nuove e minori tariffe del conferimento in discarica non sono state comunicate ai Comuni?

Tanti interrogativi di cui nessuno parla, quasi dimenticati nell’oblio del tempo eppure Occhiuto & compari di vave (chiacchiere se non capite) ne hanno fatto tante. Intanto continuiamo a perdere finanziamenti sull’idrico, in Calabria forse non esiste l’emergenza idrica… Intanto in Sorical si attende di conoscere il proprio futuro: liquidazione sì o liquidazione no, sembra la canzone di Elio: “Italia sì Italia no”… 

Insomma cambiano gli attori – Marcello Manna in Mazzetta prima, Gualtieri oggi -, ma i risultati non cambiano ed i calabresi continuano a perdere risorse.

Ma a proposito di Marcello Manna detto Mazzetta, se la nuova autorità idrica è stata affidata a Gualtieri (imposta elettorale pagata da Occhiuto) che si dovrà occupare anche di rifiuti, ma allora perché si riunisce ancora la ATO Nord presieduta ancora dall’uomo che sussurrava alle mazzette?

Tanta confusione regna negli uffici regionali, tanti direttori generali, forse troppi, tanti commissari ma i problemi rimangono sempre quelli. La Regione Calabria rimane solo una pappatoia per i soliti noti ma una palla al piede per i calabresi. L’unico commissariamento utile alla causa dei calabresi sarebbe il giusto commissariamento della Regione Calabria ma questo non succederà mai perché in Calabria esistono tre tipi di uomini: gli uomini (pochi), gli ominicchi (tanti) e i lecchini (la maggioranza), più numerosi ancora dei quaquaraquà di sciasciana memoria.

Ma la cosa più assurda è che i media di regime sembra siano d’accordo con questo sistema e sembrano voler nascondere gli interrogativi che si pongono tutti i calabresi con un minimo di cervello. A nessuno interessa che continuiamo a perdere fondi PNRR sull’idrico per sola incapacità dei nostri amministratori o per semplice interesse a mantenere uno stato di fatto in Calabria che fa comodo a tutti. O più probabilmente perché la Regione “allunga” una buona dose di mazzette anche a questi sgangherati organi di informazione che sono diventati ormai ricettacoli di lecchini senza dignità.

E i sindaci? Ancora peggio… quasi tutti muti !!! Nessuno che si ribella a questo stato di cose e chi si ribellava è stato fatto fuori! Signori, benvenuti nella Calabria straordinaria dei papponi…