Castrolibero, M5s: “I regolamenti fantasma e la partecipazione popolare in un vicolo cieco”

Il Comune di Castrolibero

Castrolibero, M5S: i regolamenti fantasma e la partecipazione popolare in un vicolo cieco

Castrolibero (CS) – “Nel Comune di Castrolibero le regole per la partecipazione popolare portano in un vicolo cieco a causa di regolamenti fantasma”. E’ quanto afferma la capogruppo de Movimento 5 Stelle del comune di Castrolibero, Michaela Anselmo.
“E infatti – spiega la consigliera pentastellata – lo Statuto comunale prevede il referendum consultivo sulle materie di interesse comunale, uno strumento simbolo della partecipazione popolare ma che a Castrolibero comporta non pochi problemi formali. E infatti, lo Statuto comunale prevede che la procedura per lo svolgimento delle operazioni “sarà” determinata da apposito regolamento. “Sarà”, proprio così, usa il verbo futuro lo Statuto, forse un lapsus freudiano degli estensori, in quanto a ben oltre 13 anni dall’approvazione dello Statuto, non esiste alcun regolamento che disciplini la procedura per le operazioni referendarie.

Ma non è tutto, lo Statuto comunale prevede altresì la possibilità per i cittadini di presentare istanze e petizioni dirette a promuovere interventi per la tutela di interessi collettivi e che il regolamento per la partecipazione disciplini le modalità per la presentazione di tali istanze e petizioni, ma anche di tale regolamento non v’è traccia negli atti del Comune.
Verrebbe da chiederesi quanti referendum siano stati indetti in questi tredici anni e quali modalità siano state utilizzate per riconoscere le istanze e le petizioni, posto che non risultano atti consiliari di approvazione dei due regolamenti, così come ci ha precisato il segretario generare a seguito di nostra formale richiesta.

Spero e auspico che su questo argomento, tutti i consiglieri comunali possano essere concordi nel voler approvare al più presto regolamenti semplici e cristallini per la partecipazione popolare, così come prevede lo Statuto comunale, così da stimolare il più possibile la partecipazione popolare in tutte le sue forme.
La partecipazione popolare deve essere incoraggiata e non inibita dirottandola sul binario morto dell’incertezza”.