Catanzaro, è arrivato il grande giorno di “GianMelo” Casadonte

Nel nostro lavoro di giornalisti se non avessimo le “fonti” sui territori non riusciremmo mai a spiegare alla gente le dinamiche di potere. In Calabria, ma ormai il problema è diventato nazionale, i media sono tutti piegati ai potenti, specialmente se legati alla politica e alla massoneria deviata. Ma per fortuna esistono le “fonti”, che ci svelano la verità che nessuno ha il coraggio di dire, anche se la intuirebbe anche un bambino. E ormai da qualche settimana una delle nostre “fonti” su Catanzaro ha dipinto il ritratto di uno dei peggiori potenti della città con una sola parola, anzi con un solo nome: GianMelo. Che cosa vuol dire GianMelo? Beh, in molti l’hanno capito senza bisogno di spiegazione ma un minimo di “didascalia” è necessario.

Oggi è un grande giorno per la Calabria e per Catanzaro in particolare. Approda in città nientepopodimenoche Richard Gere, il popolare attore americano con il quale stamattina faranno bisboccia i peggiori politici italiani dentro la Cittadella di Germaneto e che poi sarà catapultato anche al MagnaMagna Grecia Festival, del quale è indiscusso deus ex machina Gianvito Casadonte, un altro dei tanti parassiti sociali calabresi che vive sulle spalle della gente appropriandosi senza vergogna dei soldi dello stato.

Il GianMelo di cui sopra è proprio lui. Perché GianMelo? Ma perché Melo è il celeberrimo nome del figlio di Cetto Laqualunque, il personaggio del comico Antonio Albanese che riflette la realtà nuda e cruda del prototipo del politico calabrese: mafioso, arrogante e ignorante. L’aggiunta del prefisso “Gian” rende ancora più credibile la “caricatura” di Gianvito Casadonte e rimanda alla perfezione al capostipite dei politici corrotti, zio Silvio Berlusconi, che ha chiamato sui figlio “Pier” Silvio… Chiaro adesso? 

Quanto poi al personaggio di Melo, sono milioni gli italiani che hanno visto i film e gli sketch di Albanese e tutti sanno perfettamente che è completamente nelle mani del padre, che gli ha insegnato fin da piccolo come deve “comportarsi”: dalle tette e dal culo della fidanzata al casco sul motorino alla funzione di prestanome “grazie” alla quale finisce in galera (ah vastasi, ah caini… Puh!) al posto del padre.

GianMelo Casadonte non ha solo un “padre” riconoscibile, diciamo pure che ne ha tanti e la nostra fonte catanzarese ce li ha indicati praticamente tutti e noi proprio oggi che è il grande giorno di GianMelo che ci porta… Richard Gere siamo felici di ricordarglieli. 

Perché, come recita il vecchio adagio calabrese, ara squagliata d’a niva se vidanu i strunzi. Nonostante si sia sciolto il gruppo di potere precedente e lo abbiano silurato dalla Calabria Film Commission, il Nostradamus di Soverato, GianMelo Casadonte, ha messo in cantiere una serie di nuovi numeri ed effetti speciali.

Il veggente promoter, in attesa di qualche ennesima nomina politico/grembiulare aveva già previsto che dopo aver saccheggiato la Regione per anni, con le coperture e il sostegno dei vari Scopelliti, Abramo, Polimeni, Censore, Aiello, Spirlí, col suo solito modello di autofavorirsi, insieme ai suoi amici, e alle case di produzione potenti per farsi entrature importanti ari piani alti romani e per dividere la torta senza lasciare mezza briciola, avrebbe èotuto far sparire indisturbato altri soldi. Purché pubblici, naturalmente. Prima di fare il numero di liberarsi dalle corde dei piani alti regionali, si è infatti autofinanziato 50.000 euro per una delle 200mila costole-supercazzole del suo festival coatto ultraventennale, il MagnaMagna Grecia Film Festival. Non hanno fatto in tempo a metterlo alla porta che la sua magia è entrata in azione. E’ strano perché il mago Casadonte di solito non si perde in queste paghette, gli piace fare numeri milionari, come nel caso dei Ministeri e purché le banconote siano derivanti da fondi pubblici. Pare che nessuno lo abbia mai visto fare un numero con 5 euro di tasca sua. Del resto, gli insegnamenti “paterni” a qualcosa sono serviti… 

Nei suoi numeri recenti rientra l’essersi pagato per due anni di Covid come direttore artistico del Teatro più ridicolo d’Italia, il teatro Politeama di Catanzaro, famoso ppè pellicce e vastuni d’oro, e per gli ospiti pagati con le casse pubbliche e riciclati aggratis nel suo grande show estivo. Il Teatro era chiuso ma il Mago riusciva a pagarsi lo stesso. Cose che mai riuscirebbero a comuni mortali. E in altri Palazzi forse si saprà. Al Comune di Catanzaro, in piena campagna elettorale e in barba ad ogni normativa e decenza, il mago Casadonte ha fatto sparire 75.000€ dal piano di riserva che serve per gravi calamità naturali o danni seri e li ha fatti apparire sul conto in banca del MagnaMagna Grecia Film Festival. Diverse sollecitazioni di altri maghi occulti sono arrivate da destra e sinistra perché il futuro sindaco del capoluogo massomafioso non rompesse l’incantesimo e consenta a Casadonte di fruire per i prossimi 99 anni di finanziamenti. Purché pubblici, ovviamente. Già allora era apparso chiaro che il prossimo numero in allestimento sarebbe stata l’apparizione di qualche stagionata star americana che deve fare scalo all’aeroporto di Lamezia Terme per essere presente a qualche evento vero di cinema, e che il mago Casadonte trasformerà nel superospite Speedy Gonzales al MagnaMagna Grecia Film Festival. Voi non ci crederete ma la stagionata star americana di cui sopra aveva annunciato urbi et orbi che sarebbe venuto a… Catanzaro proprio alla trasmissione di Fazio, quella che – per ironia della sorte – ha lanciato il personaggio di Melo, il figlio di Cetto, che oggi rivive in GianMelo Casadonte. 

Intanto, dopo 20 anni di blu con Abramo, ora toccherà alla “rossa” giunta Fiorita – si fa per dire – garantire per altri 20 anni che il MagnaMagna Graecia Film Festival Best in The World International Top Tip Tap riceva finanziamenti a pioggia.
Alla faccia della gente onesta.

Quella che si preannunciava come la rivoluzione del cambiamento sembra la peggiore minestra riscaldata di Abramo. La Giunta Fiorita dialoga e collabora con tutto l’apparato di Abramo, con quei dirigenti che per anni hanno fatto gli interessi particolari e hanno favorito gli amici degli amici, con le partecipate rette da uomini di Abramo, addirittura pezzi di emanazione diretta di Abramo fanno parte dello staff del sindaco.

A questo elenco infinito non poteva non sommarsi il re dei parassiti, il fenomeno da baraccone, promoter arraffasordi ppè professione GianMelo Casadonte appunto. Il non-direttore artistico ha presentato la sua 269esima edizione inutile dell’evento auto-osannato dai suoi fedelissimi (rimasti in 3-4) ma col primato di essere il più sconosciuto al mondo, nonostante le pagine di giornale comprate profumatamente, i passaggi televisivi markettari e gli ospiti Speedy Gonzales diretti altrove che GianMelo Casadonte fa fermare al bagno di servizio del MGFF regalandogli un premio. Sí, perché la magia del MagnaMagna Graecia Film Festival è che chiunque abbia il coraggio di fare la figura di merda di partecipare, viene premiato con un premio. Miglior dei peggiori film. Miglior dei peggiori registi. Miglior attore protagonista dei non protagonisti. Miglior gatto. Miglior ciuffo. Miglior sedia portata da casa. Un premio non si nega a nessuno con tanto di foto che poi è riscattabile stampata previo pagamento di 50 euri direttamente alla cassa dal promoter.
Anche questa edizione promuoverà bolliti e nullità assolute, 0 contenuti, 0 valori, solo tanti 0 per GianMelo Casadonte in banca,

L’importante è che banchetti e balletti gravino su risorse pubbliche. Mentre i giovani sono costretti a lasciare la propria terra, la Giunta Fiorita ha deciso di confermare il contributo del Comune di 75.000€ al MagnaMagna Graecia + tutti i benefit soliti. Pare che migliaia di giallorossi siano letteralmente imbufaliti per la cosa. Addetti ai lavori, operatori, cittadini a cui manca l’acqua e che devono far fronte a emergenze gravi devono vedersi l’ennesima presa in giro in nome dei poteri occulti e di accordi trasversali.

Si a fatica era bona, l’ordinava u medicu… GianMelo ha capito che basta sedurre i provinciali di turno, per campare a vita sulle spalle dei cittadini che tutti i giorni si alzano per lavorare e per offrire un futuro dignitoso ai propri figli. La Giunta di sinistra degli slogan, dei buoni propositi e della presunzione in cui tanto confidavano i giallorossi è talmente a sinistra che è sbucata a destra… Ah, ancora una cosa. Speriamo che prima di ripartire almeno gli faccia trovare il tempo di usufruire dei bagni. Pubblici, naturalmente.