Catanzaro, la vertenza dei lavoratori dell’Abramo Cc in Consiglio: approvata risoluzione

Il terzo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Catanzaro è stato la risoluzione sull’atto di indirizzo del Consiglio sulla vertenza dei lavoratori dell’Abramo Customer Care.
Illustra la mozione la consigliera Daniela Palaia, firmataria con Capellupo, Serraino, Carpino, Celia Levato, Verrengia, Assisi, Ciciarello, Talerico, Costa, Serò, Caviano, Buccolieri, Bosco, Scarpino, Donato, Veraldi, Parisi.
Ecco il testo:

Il Consiglio Comunale della città di Catanzaro riunitosi in data 28 dicembre 2023 considerata la potenziale crisi di natura occupazionale derivante dalle scelte dell’azienda Tim S.p.a. la quale ha deciso di interrompere alla data del 31 dicembre 2023 (data posticipata di tre mesi, precisa Palaia) il contratto di committenza per la gestione del servizio clienti alla società Abramo Customer Care in Amministrazione Straordinaria
considerato
che alla luce della decisione di Tim S.P.A. 493 lavoratrici e lavoratori, impegnati nella gestione di questi servizi sulle sedi di Crotone, Catanzaro, Cosenza e Palermo, dal 1 Gennaio 2024 (termine anche questo spostato di tre mesi) saranno soggetti all’applicazione dell’ammortizzare sociale della Cassa Integrazione a zero ore
vista
l’esistenza del rischio concreto che la società Abramo Customer Care in Amministrazione Straordinaria a fronte della decisione di Tim S.P.A. sarà costretta a chiudere le sedi dei territori interessati
prendendo atto
di quanto comunicato dalle Organizzazioni Sindacali e dai rappresentanti dei lavoratori che hanno partecipato al dibattito tenutosi durante la seduta odierna del Consiglio Comunale
impegna
il Sindaco della città di Catanzaro e l’Amministrazione Comunale a promuovere iniziative finalizzate ad un ampio coinvolgimento delle istituzioni mirato a sensibilizzare l’azienda Tim S.P.A. in modo che la stessa conceda una proroga del contratto di committenza della gestione dei servizi clienti alla Abramo Customer Care in Amministrazione Straordinaria. Tutto quanto ciò per scongiurare la perdita di centinaia di posti di lavoro ed una crisi irreversibile per le tante famiglie calabresi coinvolte.

Il presidente Bosco ha poi invitato i rappresentanti sindacali a prendere la parola. Saverio Ranieri segretario regionale SLC Calabria. Ringrazia il sindaco per l’attenzione. Si corre il rischio di vera e propria bomba sociale. La più grande azienda di telecomunicazioni se n’è infischiata di ogni tipo di considerazione e ogni tipo di manifestazioni e appelli. Abramo c’entra con la ricomposizione che viene portata avanti da Tim. Catanzaro e Montalto saranno seguiti nella chiusura da Crotone. I sindacati da soli non riusciranno ad evitarlo. Così come non riuscirà da sola la politica. La proroga è importante. Perché rimette al tavolo TIM  per poi convincerla a ripensarci. Con la clausola sociale sarà possibile trasferire i lavoratori nell’azienda che si aggiudicherà la gara qualora TIM vorrà attuarla. I sindacati hanno tralasciato bandiere e ideologie. Occorre alzare il tiro, possibile solo se il grido d’aiuto che parte della Calabria sarà davvero forte.

Francesco Canino coordinatore nazionale per i call center di CISL. Abramo Customer Care aveva raggiunto posizioni di vertice con 73 milioni di fatturato. Oggi ne rimangono solo 3. Erano 4000 lavoratori, ne sono rimasti solo 1000 rimasti intrappolati in un0’azienda che non è neppure tale, in amministrazione straordinaria. Oggi pomeriggio l’incontro con il presidente Occhiuto. Grazie all’appoggio della politica abbiamo avuto la proroga. Il sostegno del Consiglio comunale è importante per fare capire al tavolo di crisi che sarà auspicabilmente convocato, che alle spalle c’è tutta la Calabria e la città di Catanzaro.
Andrea Ranieri segretario regionale di Uil comunicazioni.  Già consigliere comunale di Catanzaro, apprezza l’iniziativa del Consiglio comunale. Non ci si è basati solo sulle istituzioni. C’è un Piano B: senza tavolo, il Capodanno a Crotone non si farà. Chiediamo l’immediata convocazione del tavolo di crisi a Roma. Non sarà l’ultima vertenza. Un tavolo di crisi va istituito in modo permanete sul lavoro, per non ridurla a questione dell’emergenza. Ha preparato una bozza che lascia a presidente del Consiglio, c’è la questione Sant’Anna, Villa Betania, tra pochi mesi si aprirà la vertenza alle Grafiche Abramo. È un continuum che va affrontato in modo strutturale.
Pierpaolo Pisano (Ugl). I lavoratori di Abramo Customer Care sono concittadini. La filiera istituzionale ha consentito di continuare il pressing per altri tre mesi concessi al contratto di servizio. Lo spopolamento di cui si è discusso in precedenza riporta che 25mila giovani sono andati via. Il ripopolamento dei quartieri senza lavoro non si farà mai. È condizione indispensabile e necessaria.
Valerio Donato (Azione) propone di correggere il testo che risulta attempato rispetto a quanto già avvenuto. Il tavolo nazionale è stato già richiesto e ottenuto dal presidente Occhiuto. Meglio che si adotti ogni misura capace di assicurare maggiore stabilità al rapporto di lavoro.

Intervengono anche Anna Chiara Verrengia, Daniela Palaia, Gregorio Buccolieri, Antonello Talerico (“il problema non è comunale ma di respiro regionale se non nazionale”) tutti d’accordo nell’approvare la risoluzione e proporre soluzioni adeguate alla complessità del problema, anche in direzione di attrazione di nuovi soggetti imprenditoriali.
Il presidente Gianmichele Bosco propone una lieve modifica del testo, sostituendo la parola “proroga” con “rinnovo e stabilità di committenza”.
Interviene il sindaco Nicola Fiorita. È in collegamento con i sindaci di Cosenza e di Crotone. Catanzaro è accanto ai lavoratori in qualunque iniziativa di tipo istituzionale e non. Oggi i banchi dell’opposizione sono vuoti, ma ciò non dipende dalla questione sul tavolo, ma dalle schermaglie politiche in atto. Anche a loro nome, il sindaco assicura che tutto il Consiglio è unito nella lotta dei lavoratori di Abramo. Con 18 voti lavoratori all’unanimità la risoluzione è approvata tra gli applausi dell’Aula. Fonte: Catanzaro Informa