Catanzaro, le mani di Poggi&Parente sul quartiere Corvo e il Consiglio-truffa a firma Polimeni

Inizia adesso il capitolo delle dimenticanze del presidente Marco Polimeni e del nascondino di alcuni atti, di fatto secretati, che svelano l’arcano, facendo emergere che la pratica Vivere Insieme viene facilitata dalla levata di scudi con prova muscolare, di una maggioranza che vota compatta, insieme agli scagnozzi di Parente, i consiglieri Pisano e Gironda per mantenere in vita pagando le cambiali del sistema Catanzaro.

  • Perché Polimeni non ha reso pubblica la pec della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 07.08.2018, che informava i Comuni partecipanti al bando di cui alla G.U. n. 127 del 01.06.2016 di poter inviare gli atti di approvazione dei progetti esecutivi entro la data del 15 settembre 2018?
  • Perché Polimeni non ha specificato che la Giunta Municipale con delibere 375/376 e 377 del 03.08.2018 aveva approvato i progetti esecutivi relativi agli interventi di cui alla manifestazione di interesse da parte dei privati, come previsto dal DPCM del 25.05.2016?
  • Perché Polimeni non ha esplicitato che il rinnovo della convenzione di concessione in diritto di superficie con l’Associazione Interregionale Vivere Insieme del 20.05.1998, di fatto annullata e sostituita con quella del 29.07.2010 rep. 188 era corredata di piano degli investimenti e di ammortamento per le strutture da realizzare?
  • Perché Polimeni ha ritenuto che ci fosse il rischio di perdita dei finanziamenti, ritenendo valida la richiesta del 03.09.2018 dell’Associazione Interregionale Vivere Insieme tanto da convocare un Consiglio comunale indifferibile ed urgente, quando nei fatti l’Ente era assolutamente adempiente nella procedura di trasmissione degli atti come previsto dal DPCM del 25.05.2016?

Queste sono le domande che in sintesi hanno acceso ed avvelenato il Consiglio Comunale del 13.09.2018, che molti consiglieri comunali, come Roberto Guerriero, Nicola Fiorita, Sergio Costanzo, Giovanni Merante ed altri hanno rivolto all’Ufficio di Presidenza ed al Vice-Sindaco, Ivan Cardamone. Quello che nei fatti era un legittimo dubbio, senza una risposta della parte politica, rispetto alla quale incalzata dai consiglieri comunali di opposizione, risponderà balbettando la Segretaria Comunale dott.ssa Vincenzina Sica, facendo cadere il castello di carta e palesando che l’abuso c’era stato e che la convocazione del Consiglio comunale era illegittima, un altro capitolo che forse la Procura di Catanzaro potrà accertare, anche leggendo di seguito il resoconto dell’intervento della Sica.

Intervento della Segretaria Generale

Segretario Generale «Grazie Presidente. Allora, proverò a rispondere ai Consiglieri comunali tutti, e in particolare al Consigliere Merante, in ordine, quindi, a quello che è l’aspetto tecnico di questa delibera. Innanzitutto, partiamo quindi dall’urgenza. Com’è che comunque si può giustificare quest’urgenza e come si va a correlare con quanto detto dall’Assessore al Patrimonio, nonché Vicesindaco, relativamente alla PEC che è arrivata al gruppo nel mese di agosto da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri… Allora, che cosa succede? Che noi… noi e voi Consiglieri tutti, sapete che abbiamo, entro i termini previsti dal bando, approvato nel mese di giugno i progetti definitivi relativi alle aree degradate; quindi, erano 16/17 progetti.

Nel mese di giugno abbiamo approvato i progetti definitivi. In questa delibera – ed è la delibera numero… allora, 7 giugno, la delibera numero 250, approva tutti i progetti e poi dice che ci sono tre progetti privati, presentati all’interno di questo grande progetto; e dice che approviamo uno schema di convenzione che regola i rapporti tra il Comune e i partner privati; una convenzione tipo. Questo schema di convenzione è stato praticamente… è allegato a questa delibera. E che cosa diceva il bando? Che entro 60 giorni dall’approvazione dei progetti definitivi, dovevano essere approvati i progetti esecutivi, cosa che il Comune ha fatto in tempo, ed è con la delibera numero 377, approva tutti i progetti.

Ma questa delibera mi richiama anche la delibera con la quale sono stati approvati i progetti definitivi. La delibera è del 3 agosto, abbiamo approva… è la delibera numero 377; quella di prima, con cui sono stati approvati i progetti definitivi è la delibera numero 250. Il termine era proprio… proprio imminente, la scadenza, sennonché, a termini scaduti, arriva una PEC dove dice: “Okay, i progetti sono stati… sono arrivati”… È come se ci fosse una proroga alla presentazione… perché noi ci siamo tanto affannati per arrivare a presentare i progetti in tempo, secondo la scadenza di 60 giorni dall’approvazione dei progetti definitivi, sennonché arriva questa proroga e si dice, in questa PEC…si comunica che i Comuni capoluogo di provincia, le città metropolitane, che non abbiano già provveduto, quindi, entro 60 giorni, a presentare i progetti esecutivi, potevano inviare gli atti di approvazione dei progetti esecutivi entro il 15 settembre…

(intervento fuori microfono) C’entra perché non ho finito. Allora, sennonché…sennonché… Allora, l’aspetto tecnico. Arriva, quindi, una richiesta, come tutti sapete, e come ha detto chi mi ha preceduto, quindi, sia Vicesindaco che anche il Dirigente al Patrimonio, una richiesta, il… proprio, 10 giorni fa, da parte dell’associazione “Vivere insieme”, con la quale ci chiede la possibili… chiede al Comune la possibilità di acquistare questi beni, questi terreni, che erano già oggetto di diritto di superficie, già dati in concessione, e quindi, dovevano praticamente…il Consiglio comunale, che è l’organo deputato, doveva decidere se effettivamente c’era la volontà di, tra virgolette, “mettere in vendita” questi terreni.

Che cosa…perché l’urgenza? Perché se… nella convenzione, che è stata approvata con i progetti… con le delibere di approvazione dei progetti definitivi, praticamente, non conteneva una possibilità di vendita, ma diceva soltanto che c’erano questi terreni, il diritto di superficie. E se la possibilità per il Comune di modificare anche questa come… modificare, in sostanza, il senso di questa convenzione, e final… grazie a questa proroga, perché altrimenti non l’avremmo potuto fare, perché noi, i progetti, l’avevamo già consegnati entro i termini previsti. Quindi, se c’è una possibilità che il Consiglio comunale possa… quindi, il Consiglio comunale e non i Dirigenti, e non il Segretario, ma l’organo deputato a ciò, da pa… per come previsto dall’articolo 42 del testo unico, vuole decidere di esprimersi in ordine ad una eventuale messa in vendita di questi terreni, praticamente, questa cosa deve anche essere poi contenuta in quello schema di convenzione, almeno come possibilità, che comunque… Quindi, questa era una possibilità che noi abbiamo, praticamente, di modificare quand’anche ci sarà questa… a mettere una postilla, praticamente, non ho fini… non ho finito, mettere una postilla, quindi, modificare questo schema di convenzione, che non conteneva… non conteneva questa possibilità di vendita.

(interventi fuori microfono) No, c’è l’u… no, no, c’è l’urgenza perché… c’è l’urgenza perché i progetti esecutivi, che all’interno… che hanno già la delibera del progetto esecutivo…  Allora, la richiesta del privato, che vuole acquistare è del 3 settembre… (interventi fuori microfono) La…no… La richiesta… la PEC… la PEC, Presidente, la PEC non ha… per noi, se non ci fosse stata questa richiesta di alienazione del bene, noi siamo a posto, perché i progetti li abbiamo già presentati entro i termini… Appena c’è stata sottoposta, praticamente, questa problematica… io, da Segretario comunale, giustamente, come ha detto il Consigliere… il Co… la… La nota di “Vivere insieme” è del 3 settembre, numero protocollo 81… (intervento fuori microfono) La PEC… L’ho già detto io, il giorno dopo la scadenza, a termini scadu… (interventi fuori microfono) Sì… Eh, allora…

Detta questa operazione, vista questa esigenza che l’Amministrazione ha rappresentato, è stata fatta una Conferenza di Servizi con tutti i Dirigenti preposti, coordinatore… (intervento fuori microfono) In questa settimana, appena arrivata questa cosa, io, praticamente, da Segretario comunale, in questi giorni non ho fatto altro che stare dietro i Dirigenti che sono tutti qui, ad eccezione del Coordinatore, che invece è assente adesso ma era presente in tutte le riunioni, il Coordinatore dell’area tecnica, ingegnere Bisceglia, dottore Antonino Ferraiolo, il Dirigente Ottaviano, tutti per… e non solo, il Dirigente Gennaro Amato, per esaminare nel dettaglio tutte le conseguenze, dal punto di vista tecnico, perché… (interventi fuori microfono) Ce ne sono state 2-3, sono qui presenti, le abbiamo fatte tante in tutta la settimana per arrivare a desti… a fare questa delibera. Questa delibera, fatta dal Settore Patrimonio, è stata concertata con tutti i Settori interessati…

Allora, in questo caso, dipenderà da come verrà fatto il bando. Io, in questo momento, la delibera che è oggetto, oggi… Io, oggi, non… non abbiamo approntato il bando, io, oggi, ho messo in discussione, ho messo, praticamente… ho con… (interventi fuori microfono) Eh, ho capito, ma dipende da come verrà fatto il bando, dipende da come verrà il bando. Ci sono i te… Io non…non sono io che faccio i bandi, ho capito, ci sono… (interventi fuori microfono) Allora, allora… (interventi fuori microfono) Dipende da… (incomprensibile) inficiante nella misura in cui… (interventi fuori microfono) Eh ma io non posso risponderle adesso se è inficiante per un terzo. (interventi fuori microfono) C’è… è suo, infatti, io sono il Segretario comunale e le ho detto l’aspetto amministrativo, non tecnico. (interventi fuori microfono)

Presidente Polimeni – Allora…

Segretario Generale – Eh, ho capito…

Presidente Polimeni – Un attimo, Merante. Non confondiamo i ruoli. La Segretaria generale è il garante amministrativo degli atti… un attimo. (interventi fuori microfono) Perdiamo dei finanziamenti se non approviamo. Su questo tema, però, è giusto… (interventi fuori microfono) Su questo tema, è giusto che chiarisca Adelchi. La… (interventi fuori microfono) Architetto Adelchi, dov’è? (interventi fuori microfono) Può venire? (interventi fuori microfono) Chiarisce tanto…

(interventi fuori microfono) Sono domande tecniche che dovete porre a chi è competente, non alla Segretaria, che ha un altro ruolo. Allora, può chiarire tanto a Fiorita quanto a Merante le due domande? Perché è giusto anche che i Consiglieri siano soddisfatti…[omissis] ».

E allora? Quello che doveva essere un assist della Segretaria Generale Vincenzina Sica, agli imbarazzanti Marco Polimeni ed Ivan Cardamone, si è trasformato in una goleada a porta vuota, ben altra cosa rispetto ai piedi a ferro da stiro della schiappa Parente…

Ritorna nuovamente la domanda: ma chi ha dato l’input politico alla pratica Vivere Insieme tentando di svendere a prezzo vile i suoli di proprietà pubblica?

Di certo per quota parte il placet viene da Mimmo Tallini, il nume tutelare degli interessi aziendali sanitari di Parente & Poggi, visto che Ivan Cardamone da buon soldatino di piombo, il giorno dopo il Consiglio Comunale, esattamente il 14 settembre 2018 recepiva con atto di Giunta l’indirizzo scaturito dal Consiglio truffa a firma Polimeni. Ma l’altra metà della mela del sistema Catanzaro chi l’ha avallata? Il sindaco Abramo che era assente per motivi di salute?

A rispondere ci pensa sempre lo “scanzonato” Marco Polimeni con un suo post sul social Facebook del 13 settembre 2018, che noi prendiamo a prestito e pubblichiamo. Cosa ne viene fuori? Che l’input a soddisfare gli amici Parente & Poggi viene certamente da Tallini tramite il vicesindaco Cardamone, ma anche dallo stesso sindaco Sergio Abramo, assente per strategia, quello che vuole trasformare Catanzaro in “città della salute”. Certamente un ottimo affare se le premesse sono quelle di trasferire nel nuovo sito di Corvo-Aranceto professionalità ed umanità di altre strutture sempre della Vivere Insieme, come il San Francesco Hospital, ottimo biglietto da visita nella cura degli anziani riconosciuta a livello nazionale dalle cronache giornalistiche… (ovviamente ironizziamo, come si vede dalla foto che ricorda l’inchiesta giudiziaria per maltrattamenti agli anziani del San Francesco Hospital)

Ma emerge inoltre che l’attività quasi da mecenati che giustifica l’intervento a sostegno degli amici della Vivere Insieme, come dice Polimeni gratuita, è profumatamente pagata dal Servizio Sanitario Regionale e, visti i risultati, c’è da avere paura… Per come emerge che la cubatura degli interventi edilizi è aumentata, tanto da prevedere una palestra con annesso centro benessere…di cui gli anziani potranno beneficiare!

Marco Polimeni

16 settembre alle ore 13:55 ·

In merito al clamore mediatico creatosi a seguito dell’approvazione in #ConsiglioComunale della pratica afferente il finanziamento #AreeDegradate, mi sembra doveroso offrire alcuni #chiarimenti.

Parto da un quesito: si ravvedeva davvero un “provvedimento d’ #urgenza” tale da convocare l’aula solo 24 ore prima? Ho ritenuto di sì! E quando la mia azione istituzionale si rivelerà fondamentale per salvare 30 mln di euro destinati alle periferie, 200 posti di lavoro e 10 anni di prestazioni sanitarie gratuite per i meno abbienti, il mio agire sarà – pur nel rispetto delle regole – sempre a favore della cittadinanza e mai dalla parte di qualsivoglia burocrazia.

Cercherò di chiarire sinteticamente e semplicemente i passaggi:

  1. il Governo Renzi emette un bando per la riqualificazione delle aree degradate in cui prospetta, per l’aggiudicazione delle somme, una partecipazione pubblico/privato;
  1. L’associazione Vivere Insieme è il privato che risponde all’appello del Governo e con l’Amministrazione comunale presenta un progetto che prevede strutture sanitarie, strutture sportive, opere di urbanizzazione, strade, scuole e verde pubblico;
  1. Il Governo decide di finanziare il progetto per circa 30 mln di euro, il che potrebbe procurare benefici enormi per i quartieri #Corvo, #Pistoia, #Aranceto e #Fortuna. Comune e Vivere Insieme iniziano un lungo e complicato, ma puntuale, iter amministrativo;
  1. Il 7 agosto arriva una Pec dal Governo, che chiede di presentare i progetti esecutivi entro e non oltre il 15 settembre;
  1. Il privato coinvolto, per rafforzare l’iter del finanziamento, scrive al comune (3 settembre) chiedendo di poter acquistare i terreni su cui nasceranno le strutture;
  1. Gli uffici preposti, dopo aver vagliato tutte le procedure e averle ritenute legalmente corrette, trasmettono all’ufficio di presidenza del Consiglio comunale la pratica completa il 13 settembre;
  1. Il sottoscritto, avendo giudicato corretta l’induzione del Sindaco e del Vice Sindaco, convoca il Consiglio, organo sovrano, per il pomeriggio dopo, come previsto nei casi d’urgenza. La maggioranza approva, dando mandato agli uffici di istruire la pratica finalizzata alla vendita dei terreni nel rispetto della normativa vigente in materia;

Riteniamo che #amministrare sia una #responsabilità demandata dal popolo. Scegliamo ogni giorno di farlo mettendoci la faccia oltre che la giusta dose di#coraggio.

Tornando indietro rifarei esattamente la stessa cosa.

Prima di fare scorrere i titoli di coda sul film del sistema Catanzaro, dobbiamo però cercare di dare una risposta all’interrogativo che Nicola Fiorita e Sergio Costanzo hanno rivolto alla Procura di Catanzaro, chiedendo chi aveva un interesse, per pregressi rapporti lavorativi con i titolari della Vivere Insieme, a facilitare di fatto quello che nella sostanza è il furto di un bene pubblico, dei cittadini, buttando sul tavolo qualche spicciolo…

Noi ci proviamo senza alcun preconcetto e senza consolidare alcuna convinzione, lasciamo il campo al procuratore Gratteri ed ai suoi Sostituti, ma narriamo i fatti e leggiamo i documenti.

E’ fatto risaputo, peraltro emerso con la sua gravità nella vicenda Gettonopoli, che i consiglieri comunali nell’esercizio delle loro funzioni pubbliche, possano godere del rimborso a favore dei propri datori di lavoro, per le retribuzioni nell’esercizio della funzione. Negli anni scorsi, precisamente negli anni 2013 e 2014 anche l’attuale presidente del Consiglio Comunale, Marco Polimeni ne ha legittimamente usufruito, come da una serie di Determine del comune di Catanzaro, delle quali l’ultima è la n. 2798 del 05/09/2014 essendo di fatto dipendente di una società, la Elimax s.r.l.s.

In questi termini, nulla di strano per carità!

Ma il fatto diventa strano, tanto da avvalorare almeno in termini di ipotesi di reato, i dubbi di Nicola Fiorita e Sergio Costanzo, quando si scopre che i soci della società Elimax, altri non sono che i figli di Massimo Poggi, lo storico socio di Parente, presidente della Vivere Insieme che doveva beneficiare della convocazione del Consiglio Comunale del 13 settembre 2018,  dell’ex dipendente Marco Polimeni.  I dubbi restano ora intatti e di più…

Game over, palla al centro. Aspettando il gol della Procura di Catanzaro, noi restiamo sugli spalti della curva insieme agli ultras del Catanzaro, che hanno conosciuto Parente & Poggi, gridando insieme: “chi non salta Poggi e Parente è, chi non salta Poggi e Parente è…