Catanzaro, l’inaugurazione della nuova sede della procura. Gratteri: “Frutto di un grande lavoro”

Catanzaro – Da convento a ospedale militare e, infine, nuova sede della procura di Catanzaro. Giorno di celebrazioni e ufficiali tagli del nastro oggi per il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, che alla presenza del neoministro alla Giustizia, Carlo Nordio, e delle più alte autorità oggi ha inaugurato la cittadella giudiziaria di Catanzaro. Presenti tra gli altri il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove e dell’Interno Wanda Ferro, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, l’ex ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, oltre a numerosi eletti nel distretto di Catanzaro, il direttore dell’Agenzia del Demanio della Calabria Vittorio Vannini, i vertici della magistratura calabrese e autorità locali e nazionali.

“Grazie al ministro per essere qui per inaugurare questa opera importante che per noi rappresenta una grande gioia – ha affermato in apertura Nicola Gratteri, ripercorrendo anche le varie fasi di realizzazione – Non è stato facile arrivare a oggi ma spesso al sud scattano meccanismi strani. Questo stabile è stato chiuso per 15 anni e mi sono attivato subito per abbattere i costi enormi di fitto. Ho avuto vicino il presidente Introcaso e ce l’abbiamo fatta. Così come abbiamo realizzato in pochi mesi l’aula bunker di Lamezia Terme, una delle più grandi d’Europa, e realizzata grazie anche all’allora presidente della Regione Jole Santelli. Presto a palazzo Alemanni sarà realizzata la procura europea, a Lamezia si creerà uno dei più grandi archivi giudiziari con annesso parcheggio”.

L’intervento ha avuto per oggetto il restauro, il risanamento conservativo e la rifunzionalizzazione con ampliamento dell’ex Ospedale Militare da destinare a nuova sede della Procura. Il progetto e le opere sono stati gestiti dall’Agenzia del Demanio direzione Calabria e rappresentano il buon esito di una sinergia istituzionale tra ministero della Giustizia, Comune di Catanzaro e Agenzia del Demanio. Il complesso, realizzato a partire dal XV secolo, e risultato di successive aggiunte e stratificazioni, ospitava in origine il convento degli Osservanti. Nella seconda metà dell’800 il convento e parte della chiesa erano utilizzati come compendio militare. Con il decreto del 13 aprile 2011 della direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici, il bene è stato dichiarato di interesse storico artistico ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004. Con delibera del consiglio comunale del 15 giugno 2016, il Comune ha assegnato al ministero della Giustizia una porzione del compendio perché fosse riqualificata e trasformata in sede degli Uffici giudiziari. Il progetto ha previsto, nella massima tutela e rispetto del disegno originario, mirati interventi, necessari per adeguare e valorizzare l’ex convento alla nuova destinazione. L’attenzione verso i caratteri storico-architettonici dell’edificio si è tradotta nell’impiego di soluzioni e materiali originali relativamente agli interventi di restauro e di soluzioni distinguibili e reversibili per gli insediamenti progettuali. La nuova sede della Procura della Repubblica è stata realizzata nel rispetto dei criteri ambientali ed ha una classe energetica globale in linea con le aspettative di abbattimento dei costi energetici.