Catanzaro. Ponte Morandi, consulente tecnico al lavoro per verifiche e rilievi

Catanzaro –  E’ già all’opera a Catanzaro, il consulente tecnico nominato dalla Procura, guidata da Nicola Gratteri, per stabilire lo stato delle condizioni del ponte Morandi di Catanzaro oggetto da ieri di sequestro probatorio con facoltà d’uso nell’ambito dell’operazione denominata Brooklyn delegata dalla Dda alla Guardia di finanza e che ha portato all’arresto di quattro persone. A confermarlo è il generale Dario Solombrino, comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro.

“Nel momento in cui ha disposto il sequestro probatorio – afferma Solombrino – sia del ponte che della galleria del Sansinato, che è un altro tratto della statale oggetto dell’appalto, la Procura ha anche concesso la facoltà d’uso. E questo già deve rassicurare l’utenza sul fatto che non vi sono assolutamente problemi per quanto riguarda la libera circolazione. Adesso il consulente tecnico dovrà fare tutte le verifiche e i rilievi del caso”. Le indagini dei finanzieri, che coinvolgono anche un ingegnere dell’Anas, Silvio Baudi, e un geometra Gaetano Curcio, entrambi interdetti dalla professione rispettivamente per sei e nove mesi, hanno portato all’arresto di due fratelli imprenditori Eugenio e Sebastiano Sgromo, dell’ispettore della Guardia di finanza Michele Marinaro (52), che sono finiti in carcere e di Rosa Cavaliere (54), collaboratrice dei due imprenditori, l’unica ai domiciliari. La donna è risultata l’intestataria di comodo delle società create dagli Sgromo, una delle quali la Tank è quella che si è aggiudicata i lavori di manutenzione straordinaria per il ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e di rifacimento dei muri di contenimento di un tratto della Strada statale 280 “dei Due Mari”. Per risparmiare sui costi, i responsabili della società, come emerge dai contenuti di alcune intercettazioni tra addetti ai lavori agli atti dell’inchiesta, avrebbero utilizzato consapevolmente un tipo di malta scadente.