Catanzaro. Soppresso dopo 40 anni il Movimento Apostolico

Catanzaro – Con decreto della Congregazione per la Dottrina della Fede, della Congregazione per il Clero e del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita è stato soppresso il Movimento apostolico di Catanzaro, l’associazione privata dei fedeli nata nel novembre del 1979 sulla base di presunte rivelazioni della fondatrice, Maria Marino, e sviluppatosi anche all’estero. La notizia è stata comunicata stamane in un’assemblea straordinaria del clero e dei laici della diocesi di Catanzaro-Squillace convocata dall’arcivescovo metropolita, monsignor Vincenzo Bertolone. Il decreto è stato approvato da Papa Francesco ed è quindi inappellabile.

Molteplici le motivazioni che hanno portato alla soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro e che sono state riportate nel decreto delle due Congregazioni e del Dicastero. Il decreto ha sostanzialmente recepito le risultanze di una visita ispettiva inviata dalla Santa Sede nell’ottobre 2020 nella diocesi di Catanzaro-Squillace: tra le motivazioni, il fatto che “non ci sono elementi tali da attribuire origine sovrannaturale ai presunti fenomeni da cui è scaturito il Movimento”, “gravi e profonde divisioni createsi in seno alla chiesa diocesana, a causa delle attività del Movimento Apostolico”, la “non originalità del carisma della fondazione e della superficialità dottrinale che caratterizza i testi, la formazione e la predicazione del Movimento”, le “carenze istituzionali del Movimento, soprattutto nel suo governo a conduzione di fatto più familiare e statutaria con indebite ingerenze”.

Il decreto, inoltre, dispone che i beni del Movimento Apostolico di Catanzaro siano devoluti a scopi benefici. Al termine dell’assemblea, monsignor Bertolone, dopo aver assicurato che “il bene fatto in questi anni dal Movimento comunque non andrà perduto”, ha invitato tutti i fedeli ad “accettare nello spirito di fede e obbedienza ecclesiale” la decisione della soppressione del Movimento Apostolico di Catanzaro “amando la Chiesa anche in questo momento e – ha concluso l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace – accettando questo decreto come un atto del Santo Padre per il bene della nostra diocesi e della Chiesa”.