Catanzaro: “Uccidono più la burocrazia e l’accanimento dell’Asp che la pandemia”

 Comunicato stampa

Uccidono più la burocrazia e l’accanimento dell’ASP di Catanzaro che la pandemia!

Lettera dei dipendenti della : Salus M.C. srl titolare delle strutture socio-sanitarie “la Ginestra Hospital RSA” e “la Domus Aurea CP” di Chiaravalle Centrale.

Finita una battaglia (“ forse “) per la contrattualizzazione dell’ASP di Catanzaro, delle strutture che devono integrare i LEA territoriali, si apre una ulteriore voragine in merito alle residenze per anziani di Chiaravalle.

Circa 50 lavoratori che dal giorno della pandemia – ricordiamo gli appelli della clinica colpita da covid19, dove il 75% tra  pazienti e lavoratori chiedeva di essere assistito dalle autorità perché infettato e dopo appelli e strillate sono stati trasferiti a germaneto pugliese… ed altri ospedalicome regalo per la loro solerzia sono stati letteralmente chiusi ed inibiti per qualsiasi ricovero di anziani.

Da allora marzo/aprile 2020 in piena pandemia, dove in Italia non si conosceva nemmeno cosa fosse una mascherina, questi lavoratori NON hanno più ripreso a lavorare, in questi giorni hanno scritto una lettera al ministro dell’interno ed a quello della giustizia per riprendere a lavorare anche alla luce di tutte le sentenze ( se valgono nel nostro paese ) positive ottenute dalla stessa RSA.

Stessa lettera “girata” alla USB, organizzazione sindacale conflittuale nella speranza di costruire un percorso che porti questi lavoratori nuovamente a dare assistenza agli anziani e reddito alle loro famiglie.

Nella nota inviataci leggiamo: “Oggi, a causa delle azioni illegittime finora perpetrate dall’ASP di Catanzaro nei confronti della Società nostra datrice di lavoro, che perdurano nonostante le vittorie ottenute nei giudizi intrapresi dalla Società medesima, la certezza del posto di lavoro che avevamo sta vacillando e rischia di venire meno per sempre”.

Vivendo giornalmente le attività della nostra ASP commissariata per mafia, siamo più che certi che l’intento NON sarà certo quello di favorire i livelli occupazionali o assistenza agli anziani, ma con i soldi della RSA di Chiaravalle ripianare qualche debituccio che i tanti colletti bianchi nominati dalla politica hanno prodotto negli anni!

In periodo di pandemia ci dicevano “andrà tutto bene” come USB, invece diciamo che la pandemia è servita a “cappottare” quel poco di buono in termini di servizi di assistenza si era costruito negli ultimi 20 anni,  per questo oggi lanciamo l’allarme su un settore quello sociale di assistenza in crisi, con lavoratori allo stremo economico, una profonda sofferenza che ha travolto nella provincia in questa fase emergenziale, sia le strutture ospedaliere che piccole cliniche in supporto al servizio nazionale.

Ora si tratta di cogliere qualche obiettivo contro questa gestione dell’ASP di Catanzaro, che per quanto se ne dica, a prescindere dalle posizioni conflittuali della USB, al momento ha solo prodotto danni alla citta. Cosi come tutta la provincia di Catanzaro in questi momenti emergenziali, in fase di  pandemia da Covid-19, sta solo subendo depauperamenti ad ogni livello proprio all’interno di interi settori della P.A. senza che nessuno interviene.

Una Pubblica amministrazione che non si riesce in alcun modo – nella legalità- di snellire le procedure pedisseque e portare benefici alle attività lavorative, anzi al contrario  spesso è la P.A. a fare da braccio di ferro per questioni personali vedi la RSA di Chiaravalle.

Come USB non crediamo ci sia troppo lavoro alienante in questa ASP locale, al punto tale da rendere la gente isterica, antipatica e deconcentrata, al contrario ce molto da costruire per dare risposte sanitaria al territorio.

Dopo la nota dei lavoratori della RSA di Chiaravalle stiamo attivando tutti canali sindacali al fine di trovare interlocutori regionali “giusti” per riprendere le attività lavorative di 50 unità, ed evitare che    oltre alla pandemia e la burocrazia i lavoratori siano colpiti da un altro virus  quello dell’usura  del racket dei prestiti a tassi folli, fenomeno criminale presente soprattutto in alcune zone che garantisce introiti sicuri per mantenere strutture funzionanti, visto come il malaffare mira a entrare  nelle piccole società, nei negozi e nei cantieri, ma anche nelle famiglie e nella vita personale dei singoli individui.

28 giugno jiritano