Chiaravalle, caso Domus Aurea. I dipendenti: “La signora Latella sta perseguitando anche noi”

Poiché ho notato che vi state interessando alla vicenda “Latella-Sant’Anna Hospital”, vi scrivo per raccontarvi anche la nostra di vicenda, quella della Salus e dell’avvocato De Santis che fu il primo a denunciare la signora prefetta Luisa Latella

Buon pomeriggio,
siamo un nutrito gruppo di dipendenti della Salus M.C. S.R.L., società che da oltre 20 anni si occupa di strutture socio-sanitarie per anziani in Calabria, risultando da SEMPRE un’eccellenza come poche sul territorio calabrese. Purtroppo a fine marzo 2020 la nostra struttura, come molte in Calabria, viene colpita da COVID 19, passando poi alla storia come il “caso Domus Aurea di Chiaravalle Centrale (CZ)”. La stragrande maggioranza del personale e degli anziani risultò infatti positivo: era fine marzo 2020 e per la Calabria, terra da sempre martoriata, venne fuori quello che sapevano tutti ovvero un sistema sanitario ormai al collasso. Nessuna delle istituzioni calabresi sapeva che cosa fare a parte il nostro datore di lavoro avvocato Domenico De Santis, che fin dall’inizio ha lottato per salvare più vite possibili. Una sola cosa aveva chiesto alle istituzioni: personale per assistere gli anziani all’interno della struttura in quanto il nostro personale si era notevolmente decimato e da 48 unità lavorative eravamo rimasti nemmeno in dieci tra OSS e Infermieri ad assistere 60 anziani non autosufficienti, coscienti del fatto che una volta ospedalizzati gli ospiti il sistema sanitario calabrese sarebbe collassato rovinosamente, nonostante tutte le chiacchiere e promesse della politica.

Nello specifico la mattina del 28 marzo 2020 a risponderci e successivamente a negarci quanto richiesto è stata la signora prefetta Luisa Latella, commissario straordinario ASP di Catanzaro ed indagata per aver portato a bancarotta la Gesip, società di servizi pubblici a Palermo. Dopo una serie di vicissitudini varie in data 1° aprile 2020 la Dottoressa Latella e Company invece di mandare personale in aiuto degli ospiti e di noi che eravamo rimasti in struttura (in piena guerra), emise provvedimento di sospensione dell’attività in attesa della verifica sui requisiti. Nel frattempo e a tutt’oggi lasciando a casa TUTTE LE UNITÀ di personale (48). Al contrario di quanto avvenne con le cliniche dei veri boss della sanità privata calabrese, come Villa Torano o le cliniche de iGreco o di Citrigno, dove tutto è stato nascosto e abilmente occultato per non far perdere i soldi ai mammasantissima. 

A seguito di una lunga serie di battaglie legali e non, dopo una lunga serie di atti illegittimi e poco a tutela della salute dei cittadini messi in atto dalla sola Asp, il Consiglio di Stato con sentenza n.956/2021 ha ribaltato la situazione in nostro favore, annullando tutti i provvedimenti di sospensione dell’attività e canzonando la stessa Asp per il comportamento avuto, addirittura ponendo in essere poteri che da sempre sono in mano alla sola Regione Calabria nella fattispecie del Commissario AD ACTA, che non si è mai espresso in questa situazione.

Ma la gioia iniziale per la battaglia durata quasi un anno, si affievolì subito dopo quando la signora Latella affermò che la sentenza del Consiglio di Stato altro non era per lei che carta straccia, continuando ad emettere ulteriori provvedimenti illeciti e non di sua competenza.

ORMAI SIETE LA NOSTRA ULTIMA SPERANZA, perché le istituzioni non ci ascoltano e la signora Latella non ha mai inteso concederci un colloquio. Se ci darete la possibilità, saremo ben lieti di spiegarvi nello specifico TUTTI gli abusi di potere che ha perpetrato nei confronti del nostro datore di lavoro (quasi come se un funzionario pubblico possa permettersi di fare dispetti), di quando hanno fatto finta di non vedere un focolaio ed una serie di maltrattamenti in una RSA vicina alla nostra ma a capo della quale vi è un braccio destro politico, e di quanto il nostro datore di lavoro sia ormai stanco ed avvilito e non intende più sottostare ad un sistema corrotto e malato.

Perché non ci si può ritrovare senza posto di lavoro e alla fame dopo anni di sacrifici, solo perché si è deciso di denunciare le istituzioni carenti di capacità gestionali.
L’unica colpa che ha avuto l’Avv. De Santis è stata quella di essere stato onesto in una terra bastarda e corrotta.
Certi di una Vostra celere collaborazione, l’occasione è lieta per porgere i più cordiali saluti.

Lettera firmata