Coldiretti: “Sold out ma solo nella settimana di Ferragosto… il turismo sorride?”

COLDIRETTI: SOLD OUT MA SOLO NELLA SETTIMANA DI FERRAGOSTO…. IL TURISMO SORRIDE

La settimana di Ferragosto resta il momento clou delle vacanze in Calabria. Nella nostra regione per fortuna non manca niente: mare, montagna, collina e piccoli borghi, ma anche campagna, parchi e riserve naturali. “Ma  – afferma Pietro Molinaro, Presidente di Coldiretti Calabria – il pienone o meglio lo scossone lo registriamo solo nella settimana ferragostana, che tre calabresi su quattro trascorrono all’insegna della buona tavola e del relax e all’aria aperta. Si assiste quest’anno prevalentemente ad un turismo di ritorno, una mini vacanza e i giorni di vacanza si assottigliano: 3 o 4 giorni è la formula più gettonata.

Il mare è la meta più amata dai calabresi in vacanza, poi viene la montagna in particolare i parchi e la campagna. Si sceglie di alloggiare in case di proprietà, di parenti e amici o in affitto ma tra le preferenze si segnalano nell’ordine villaggi turistici, alberghi, bed and breakfast, e gli agriturismi che sostanzialmente tengono grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta con attività multifunzionali  ma anche spinti dalla possibilità di mangiare i prodotti di qualità e di eccellenza dell’agroalimentare calabrese.

La possibilità di rivolgersi direttamente al produttore è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalla voce di chi ha contribuito a conservare un patrimonio con la possibilità di verificare personalmente i processi produttivi nell’ambiente naturale tipico della campagna.

I vacanzieri, una volta sul posto, domandano e ricercano la qualità con cibo rigorosamente del territorio ed in questo la Calabria, con le sue 269 specialità agroalimentari censite, 17 prodotti tra Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione geografica Protetta (IGP) e svariate etichette di vini con costante qualità in ascesa, risulta molto attraente.

A dare una mano in questo periodo sono anche le numerose sagre, feste religiose ed eventi culturali di vario tipo e natura che animano soprattutto i piccoli/medi centri. L’agroalimentare, con il buon cibo, contribuisce in modo rilevante a fare da collante e ridare vita e unire gli spazi storici e ambientali accontentando  tutti i palati, dai giovani alle famiglie che possono trascorrere momenti di letizia e di festa all’insegna della sana convivialità. Lo stretto rapporto – precisa Coldiretti – tra sistema turistico e l’agroalimentare fa sicuramente la differenza perché garantisce reddito e occupazione vera ai territori come dimostrano anche gli ultimi dati sull’export che assegnano ai prodotti di qualità ed eccellenza le migliori performance”.