Coppa Italia, il Rende espugna Catanzaro (2-1): decidono Felleca e Franco

CATANZARO–RENDE 1-2

CATANZARO (4-3-3): Nordi; Zanini, Marchetti, Riggio, Sabato (dal 19′ st Imperiale); Marin (dal 27′ st Benedetti), Maita, Spighi; Kanis, Lukanovic, Falcone (dal 12′ st Puntoriere). A disp.: Marcantognini, Van Ransbeeck, Cunzi, Gambaretti, Onescu, Pellegrino, Sirri. All. Erra

RENDE (3-5-2): De Brasi; Germinio, Coppola, Marchio; Viteritti (dal 12′ st Gigliotti), Boscaglia, Franco, Godano, Savatteri (dal 20′ st Pambianchi); Felleca (dal 35′ st Actis Goretta), Vivacqua. A disp.: Forte, Sanzone, Gigliotti, Ricciardo, Rossini, Blaze, Porcaro, Laaribi. All. Trocini

MARCATORI: 7′ pt Felleca (Re), 2′ st Franco (Re) su rig., 25′ st Marchio (Cz) autorete

ARBITRO: Cascone di NoceraInferiore.

NOTE: pomeriggio nuvoloso, terreno di gioco in discrete condizioni. Ammoniti: Marin, Kanis (Cz), Germinio (Re). Espulso al 45′ st Actis Goretta (Re). Spettatori 1372 per un incasso di 6115 euro.

Due errori difensivi pagati a caro prezzo e le Aquile salutano in anticipo la Coppa Italia. Al Ceravolo, passa il Rende al termine di una partita dai due volti. Primo tempo che va via tra gli sbadigli e l’eco di qualche tuono e ripresa, invece, molto vivace, per merito di un Catanzaro che non alza bandiera bianca pur sotto di due gol. Da rivedere in casa giallorossa, ancora una volta, la tenuta difensiva.

La cronaca
Come annunciato alla vigilia, Alessandro Erra ricorre ad un ampio turn over. Nel suo 4-3-3, dinanzi a Nordi, la linea difensiva é composta da Zanini, Marchetti, Riggio e Sabato. A centrocampo, ai fianchi di Maita agiscono Marin e Spighi, in avanti poi il trio Kanis-Lukanovic-Falcone. Anche Trocini, che risponde con un 3-5-2, ricorre ad una vistosa rotazione, dando spazio a quasi tutti gli under a disposizione.
Pronti, via, dopo trenta secondi Marin si fa vedere in avanti ma il suo pallonetto finisce di poco alto sulla traversa. Sembra il segnale di un pomeriggio in discesa per i giallorossi ma così non é.

Al 7′, infatti, il Rende passa in vantaggio complice uno svarione di Sabato. Il terzino, con un maldestro retropassaggio, permette a Felleca di presentarsi a tu per tu con Nordi e di dribblarlo.

Il Catanzaro prova a reagire ma la manovra é lenta, molto poco fluida anche per un undici praticamente inedito. Mancano i necessari automatismi ed un pizzico di foga agonistica. Al 18′ su calcio di punizione prova a suonare la carica Falcone, ma il suo destro lambisce l’esterno della rete. Al 29′, sullo spunto di un mobile e voleteroso Kanis, palla sui di piedi di Marin che ci prova dai venti metri, costringendo De Brasi a rifugiarsi in angolo.

A inizio ripresa, altro patatrac difensivo e conseguente raddoppio ospite. Al 2′ Marchetti, in area di rigore, commette ingenuamente fallo su Franco. Dal dischetto si presenta lo stesso Franco, che spiazza Nordi per lo 0-2.

I giallorossi si riversano in avanti. All’11 ed al 13′ ci prova Kanis, mentre al 14′ la conclusione di Marin strappa gli applausi del pubblico. Le Aquile ci credono ed al 15′, su incursione di Kanis, il tiro di Zanini (a colpo sicuro) viene deviato in angolo da Boscaglia. Al 20′, il colpo di testa di Lukanovic non ha fortuna (di poco alto sulla traversa). Al 25′, si riapre la partita.

Ancora un’incursione di Kanis, cross nel mezzo per Lukanovic ma l’accorrente Marchio anticipa tutti trascinandosi la palla in porta per il più classico degli autogol. Col passare dei minuti, non accenna a diminuire il forcing giallorosso ed al 38′ i ragazzi di Erra hanno la possibilità di pareggiare. Spighi viene atterrato in area e l’arbitro concede il secondo penality dell’incontro. Da dimenticare, però, la conclusione dagli undici metri Benedetti, che manda il pallone alto sulla traversa. Da qui alla fine non succede più nulla, col Rende arroccato in difesa e ridotto in inferiorità numerica al 45′ per l’espulsione di Actis Goretta, ma le Aquile non pungono.

Ora il Rende si giocherà il passaggio alla seconda fase della Coppa Italia di Serie C contro la Reggina al Marco Lorenzon il prossimo 12 settembre.

Fonte: Catanzaro Informa