Corigliano-Rossano 2019, bisogna scegliere fra cinismo e onestà (di Giorgio Luzzi)

DAME, MARIONETTE, COMPARSE, BURATTINI E BURATTINAI

di Giorgio Luzzi

Si parla di Fusione, ma non si parla dei giochi di potere che gli ruotano attorno, non si parla delle comparse e dei burattinai, questi ultimi, í veri attori di questa campagna elettorale che tirano le fila, praticamente una festa a sorpresa senza torta, è questa la verità. Non si può fermare o combattere la tempesta in arrivo se a vincere sarà il potere consolidato. Preoccupazioni basate su fatti concreti.

A) Prevedo che in un futuro non molto lontano, il nuovo comune possa essere commissariato per presunti motivi giudiziari a carico di qualcuno. B) Vi sono motivi ben fondati. che il nuovo comune possa andare incontro ad un grave dissesto finanziario. C) Ad una lottizzazione selvaggia a discapito di Corigliano. Prepariamoci dunque a tempi difficili.

Da quando mi occupo di politica (40 anni) non ho mai privilegialo nessuno, né criticato scompostamente qualcuno. Credo nella giustizia sociale, nel riscatto degli ultimi. Mi sono candidato per fare qualcosa di buono, voglio aiutare le persone, voglio cambiare le cose perché il processo di fusione é diventato terreno di conquista dove i”nuovi intrusi” i cosiddetti burattini intendono la fusione come si trattasse di un gioco politico a difesa dei tanti interessi che aleggiano come avvoltoi e che fanno gola a politici estranei al territorio e dove girano molti soldi. Per questo c’è bisogno di persone oneste, libere che controllino che le regole vengono rispettate.

Molti ritengono, a torto che la prima regola in politica è che la verità non deve basarsi sui fatti, ma sul consenso generale, anche se comprato, condizionato, ricattato, pilotato. Di fatto sono molti i candidati/e messi nelle liste col solo scopo di portare voti. con l’ordine di tacere, ascoltare ed obbedire ai capi. Altrimenti!

Nonostante questo, credo che la fusione è una grande avventura e una nobile causa se va in porto onestamente. Nonostante questo mio ottimismo a tratti vengo turbato quando penso che Corigliano vive in uno stato di occupazione militare permanente sono il controllo di forze politiche estranee alla nostra realtà, impegnate in cene notturne ad impartire e dare ordini, a fare recitare ai loro candidati a mò di pupazzi, di marionette: una relazione truccata per enfatizzare i possibili benefici che comporta  la fusione, minimizzando i problemi, e sostenere il relativismo morale dei politici loro sponsor.

Non dico che debbano mentire, devono (molti candidati a consigliere comunale) scegliere gli eventi, gli elementi di verità con la massima cura anche se questo può disturbare i politici di regime. Chiedo solo di non obbedire agli ordini. Mi viene la nausea nel  dovere ascoltare le solite bugie, le promesse mai mantenute, spero solo che le elezioni non si trasformino in un fallimento per Corigliano, temo che alla fine andranno a favore di profittatori di professione. dove comparse e marionette faranno da cornice. Qualcuno dei quattro candidati dovrà pur diventare sindaco, ma a quale prezzo ? Un prezzo sicuramente alto visto lo scenario delle candidature che si profila all’orizzonte. Qualcuno, anzi più di uno, dirà che la politica non è perfetta, ma di certo diranno che è sempre meglio questo modo di fare che non fare niente, cosi potranno addossare la colpa ad altri quando tutto andrà a rotoli.

Da quello che ho potuto verificare ho capito che le maggiori preoccupazioni di buona parte dei candidati a consigliere comunale sono rivolte a tutelare gli interessi dei burattinai, a sostenere il loro regime perché la politica é anche diplomazia ed a volte si deve eliminare ciò che si frappone tra loro e il successo delle azioni, affinché ciò accada fanno affidamento su candidati farlocchi, marionette in una partita truccata sin dall’inizio dove vi  sono in ballo troppi interessi, uno di questi: le prossime elezioni  regionali, ecco svelato il connubio: politico – classe imprenditoriale e candidati di facciata. E’ un ponte di interessi che li unisce. A questo punto, la base di partenza per ricostruire una città libera, una città dove i profittatori che hanno creato questo sistema è che vadano a casa.

Per questo ad assumere il comando in queste elezioni deve essere il popolo e con esso un sindaco  onesto, libero da vincoli. Un piano B non esiste, come non esiste che la vecchia dirigenza politica prenda il controllo della nascente città per spartirsi il potere come fosse una grossa torta. Altra mia preoccupazione è il voto dei giovani, che potrebbe riservarci una sgradita sorpresa in quanto costoro vivono il processo di fusione con scarso interesse, in pratica non danno a questa l’importanza che merita, la vivono come un evento pubblicitario degno di Piazza Salotto. Questa volta, a differenza di altri eventi, bisogna scegliere fra cinismo e onestà. Se a vincere sarà l’onestà, come spero, vorrà dire che queste elezioni avranno goduto del privilegio, della benedizione, della protezione dei due santi patroni di Corigliano e di Rossano.

Per quanto riguarda, invece, le ultime vicende legate alla sopravvivenza o meno dell’ospedale Guido Compagna, mi sembra doveroso fare una piccola riflessione. I cosiddetti coordinatori di reparto (vedi Giuseppe Campanella) invece di prestarsi a passerelle pubblicitarie, facendosi fotografare insieme a candidati o altro farebbero bene a rispettare il codice deontologico degli impiegati pubblici che vieta loro di parlare, nel bene o nel male, del proprio datore di lavoro, in questo caso l’ASP/CS.

Pensino piuttosto a coordinare il reparto, il personale infermieristico ed ausiliario come da compiti a loro assegnati contrattualmente. Così come vorrei sostenere che è necessario in questi frangenti discutere sul fatto che Corigliano centro, non debba avere una postazione di rifornimento di Gasolio e Benzina, perché non debba avere un piazzale per i tanti Bus che portano al centro storico turisti di ogni dove. Si pensi a come completare l’anfiteatro della frazione di Piana Caruso, si pensi a portare a termine il ponte di Contrada Insiti, esempio pratico di spreco di denaro pubblico. Per finire, il mio desiderio, è quello di vedere al posto delle centinaia di liste civiche con dentro di tutto e di più, i simboli dei partiti tradizionali, sarebbe stata tutta un’altra storia! Una storia importante, però, purtroppo, così non è stato. Pazienza! Per questo, e per tanti altri motivi, mi impegno di seguire, eletto o no, la strada della morale tracciata dal compianto Enrico Berlinguer.

 Movimento Centro Storico Corigliano Calabro –