Corigliano-Rossano, al giovane “professorino” di Forza Italia dà fastidio l’asse Stasi-Pd

Già avevamo parlato delle frizioni che percorrono la maggioranza consiliare di Flavio Stasi soprattutto nei rapporti con Corigliano-Rossano Domani (http://www.iacchite.blog/corigliano-rossano-il-vero-problema-e-il-braccio-di-ferro-stasi-malavolta/).

Nell’ultimo consiglio comunale, queste frizioni sono palesemente venute fuori nella scelta del consigliere Rocco Gammetta di allontanarsi al momento del voto sul consuntivo. A questa scelta va aggiunta anche l’assenza del consigliere Antonio Cassano, che ha provveduto ad inviare giustificazione al presidente del consiglio Marinella Grillo. In buona sostanza i due esponenti del movimento non hanno inteso dare il proprio voto al bilancio consuntivo peraltro scritto dall’assessore Giovanni Palermo, espressione proprio di quel movimento. Le cause? Molteplici. Intanto potrebbero essere legate anche alla scelta compiuta dall’amministrazione comunale di intervenire sui cosiddetti “Livellari” che vedono interessati diversi esponenti del movimento agro-industriale. Probabilmente non tutti erano così interessati all’urgenza dell’argomento.

Poi c’è sempre sul piatto la questione delle nomine dei dirigenti. Il movimento Corigliano-Rossano Domani ha reagito malissimo alla defenestrazione di Arturo Levato dal comando dei vigili urbani e ha fermamente avversato la nomina dell’ingegnere Nilo Domanico, il cui curriculum sembrerebbe largamente più importante, per imporre la nomina di Francesco Castiglione. Il mancato voto in consiglio sembrerebbe essere proprio una sorta d’avvertimento che così le cose non possono andare avanti.

Chiaramente questa situazione apre a scenari parecchio complessi dove anche il sindaco non può restare indifferente. I rapporti con il movimento ausonico, presente in massa al consiglio comunale quasi a controllare il consigliere Gammetta, sono e restano tesi. È cosa nota come, anche sui social, Giorgio Tricarico e uomini vicini ad Italia Viva ma anche a Corigliano-Rossano Domani, siano piuttosto critici verso il sindaco non lesinando, ad esempio, i like ai post contro Stasi pubblicati dall’Udc.

Probabilmente questo nervosismo è dovuto anche alla scelta del Pd di astenersi sul bilancio consuntivo ma soprattutto ai ripetuti tentativi di diversi esponenti politici del centrosinistra di aprire un confronto. Evidentemente queste chiacchiere hanno innervosito diversi elementi della maggioranza tanto da far attaccare da Mattia Salimbeni il Pd attraverso i social. Si tratta di un giovane consigliere eletto dal movimento ma anche dirigente della giovanile di Forza Italia. E qui c’è veramente l’assurdità completa: il consigliere che spesso e volentieri si innalza sulla cattedra a mo’ di professorino – cosa che inizia a stare sulle scatole a più di un suo collega della maggioranza – contesta al Pd d’essere stato troppo buono con Stasi.

Dà fastidio al giovane rampante berlusconiano che qualcuno aiuti il sindaco? E perché? Chiaramente una discussione tra il Pd e l’amministrazione comunale viene vista con preoccupazione anche perché Forza Italia ha intenzioni ben diverse e sarà simpatico il momento in cui il partito delle olgettine dirà che il il bilancio voluto da Stasi non si può votare.
In tutto questo il sindaco resta in silenzio ma certamente non può essere soddisfatto della situazione, stretto com’è dalla necessità di preparare il bilancio e riorganizzare la macchina comunale. Ed anche in ottica futura avrebbe certamente preferito un po’ più di tranquillità. Arrivati a questo punto, con altre nomine da fare, un bilancio da scrivere, delicati equilibri tra le due ex città da soppesare si trova costretto a riflettere sul perché, proprio da casa sua, partano ripetute polemiche che hanno la fastidiosa forma delle trappole. E starsene in silenzio potrebbe non bastare più. Come del resto chiede a gran voce il Pd ivi compresa la parte che più ha lavorato per il dialogo.