Corigliano-Rossano. E ora i Pulignano hanno paura di perdere la gallina dalle uova d’oro, nonostante il silenzio di Stasi

A novembre 2022 (meno di un anno fa) a Corigliano-Rossano divampavano le polemiche sui costi della stagione estiva terminata qualche mese prima. Somma totale poco meno di un milione di euro. E il tutto finiva sui tavoli della magistratura contabile. L’offensiva partiva da Fratelli d’Italia con il dirigente Guglielmo Caputo, figlio dell’ex sindaco post fascista di Rossano Geppino, peraltro già vicesindaco dell’ex città di Rossano e secondo molti osservatori della politica, ancora in lizza per essere candidato della destra alle elezioni del 2024. Che ipotizzava illeciti e sprechi e supponeva un danno erariale. Pronta la replica del sindaco Flavio Stasi. Tra le accuse le contiguità o le connivenze con il potere burocratico: “Questo è un segno di grandissimo nervosismo – aveva detto Stasi -, che denota anche la pochezza politica perché quando si attaccano delle parti gestionali, vuol dire che non si hanno argomenti politici pur di attaccare l’amministrazione… Si confonde la stagione estiva con la pianificazione annuale e generale e sono fantasiose le accuse di mancate coperture e di mancati pagamenti. Si cerca di mischiare gli aspetti gestionali con quelli politici ma senza nessun fondamento”.

Ma a Corigliano-Rossano tutti sapevano perché la famiglia Caputo e Fratelli d’Italia attaccavano Stasi. Non solo per la campagna elettorale ormai iniziata da tempo ma anche perché la destra voleva condizionare a tutti i costi l’appalto per i rifiuti, monopolizzato da oltre 30 anni dalla società Ecoross, che mai come stavolta rischiava di perdere e di dover abbandonare una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”. E tutti sanno che la famiglia Caputo è tra i soci “occulti” della Ecoross. E quelli erano mesi cruciali per l’aggiudicazione dell’appalto.

Flavio Stasi, dopo qualche tempo di “tregua” con i “boss” della spazzatura, aveva fatto chiaramente intendere che l’appalto non sarebbe stato come i precedenti, tutti cuciti su misura per l’Ecoross, tra l’altro anche unica partecipante… Il capitolato era stato finanche preparato dalla Scuola Agraria del Parco di Monza, proprio per evitare “manine” al servizio dei fascisti rossanesi.
La Stazione Unica Appaltante, rappresentata dalla Provincia di Cosenza, aveva anche chiesto un commissario, e Stasi, per alzare la pressione, aveva addirittura delegato la Prefettura, che aveva persino scelto il commissario tempestivamente. Gli altri due erano stati scelti dalla Provincia e insieme dovevano verificare con attenzione il capitolato.

Ebbene, nonostante tutte queste accortezze e nonostante la partecipazione di altre tre aziende, alla fine quei furbacchioni del fratelli Pulignano, tenendo un profilo più basso possibile, hanno vinto tomi tomi cacchi cacchi alla fine dello scorso mese di aprile. E Stasi non solo ha abbozzato ma non ci ha neanche fatto sapere qual è stato il “ribasso” dei fratelli papponi necessario per battere la concorrenza. C’è chi dice che si sia arrivati a cifre decisamente “ridicole” ma tant’è.

Oggi tuttavia, all’indomani del clamoroso disastro ambientale della discarica di Scala Coeli, la cui responsabilità è pacchianamente dei fratelli Pulignano, sono in tanti a chiedersi cosa succederebbe se la procura di Castrovillari dovesse mettere nero su bianco i reati consumati e dovesse interdire (se non arrestare) i Pulignano.

A quanto pare, il quesito non se lo sta ponendo neanche il sindaco Stasi, che in queste ore ha altri pensieri per la testa tra il mare sporco (magari anche per colpa dei Pulignano…) e gli eventi estivi del sempre più imbarazzante Argentino, l’uomo di Occhiuto nella giunta di Coriigliano-Rossano.

Stasi, per il quieto vivere e per evitare ritorsioni, visto che ormai è diventato un politico di professione e non fa più l’ingegnere, non attacca direttamente Ecoross ma sono in tanti che giurano di averlo visto dal procuratore di Castrovillari e un uccellino sussurra che se la procura dovesse cacciare fuori… i coglioni, anche lui sarebbe costretto a togliere l’appalto ai Pulignano passando al secondo classificato ovvero la Teknoservice di Torino…