Corigliano-Rossano, i (nuovi) portaborse e i “trenta denari” del Generale: da artista ad autista…

“… L’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, guidata dal sindaco Stasi, da dopo la quarantena, è oggetto di attacchi mediatici costanti, quasi giornalieri da parte di tanti. Chi fa politica, la critica la mette in conto. Ma una critica male informata, strumentale, abietta, che viene da uomini che un anno dopo la campagna elettorale hanno fatto il salto della quaglia da una lista di un candidato perdente, alla lista  dell’altro perdente un po’ ti fa riflettere. Una critica funzionale e asservita che viene da chi in pochi mesi da artista è diventato autista, un po’ ti fa pensare…” (MOVIMENTO CORIGLIANO ROSSANO PULITA – UNITI PER STASI SINDACO – VERDI/). 

Come recitano tanti vecchi adagi, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e la verità viene sempre a galla. Non c’è niente da fare, perché il tempo è sempre galantuomo. C’era una certa attesa per verificare chi sarebbero stati i primi portaborse nominati dal Generale Giuseppe Graziano, trombato clamorosamente alle elezioni comunali di Corigliano-Rossano e poi “ripescato” in extremis per la poltrona di consigliere regionale con l’Udc.

Il primo nominativo è quello di Alfonso Pietro Caravetta e a Corigliano-Rossano quando l’hanno letto in centinaia si sono concessi una sonora risata. Il soggetto in questione, infatti, è noto per l’estrema facilità con la quale cambia “padrone” a seconda dell’intensità con la quale soffia il vento. Da strenuo sostenitore di Pasqualina Straface, con annessa “ideazione” di un gruppo di lavoro che è finito – con decenza parlando – a puttane, il buon Caravetta ha puntato molte delle sue carte sulle elezioni amministrative per la Città unica dello scorso anno. Fino a dicembre 2018, per sua stessa ammissione, aveva individuato il “cavallo vincente” e si era messo dalla parte di Flavio Stasi ma, una volta capito che non ci sarebbe stato modo di “sgobbarci” un bel nulla, si era buttato con Gino Promenzio, fondando tra l’altro anche Civico 17. Ha anche ottenuto un discreto successo al primo turno ma – ahilui – Promenzio è stato trombato e allora, in vista del ballottaggio, ha pensato bene di buttarsi mani e piedi col Generale Graziano, convinto che al secondo turno i suoi concittadini avrebbero cambiato idea e lo avrebbero preferito a Stasi.

Ma anche questa volta il buon Caravetta ha “toppato” e allora, da quando Stasi si è insediato, ha provato in tutti i modi a pescare nel torbido: depurazione, spazzatura, terreni civici, insinuazioni su questa o quell’altra appartenenza… Insomma, di tutto e di più. Poi però sono arrivate le Regionali e Caravetta ha capito che era arrivato il momento giusto. Tomo tomo cacchio cacchio ha sostenuto ancora il Generale e l’altro giorno ha ottenuto i suoi bravi “trenta denari” ovvero la nomina ad autista al 50%. Un Campione, non c’è che dire.

Quanto all’altra autista al 50% il Generale è andato sul sicuro e ha nominato Giusj De Luca, molto vicina – per usare in eufemismo – al giornalista che gli ha curato l’ufficio stampa nelle sue ultime sfide elettorali. Ma qui siamo già su un versante più “tranquillo” di normale clientelismo pseudogiornalistico, della serie “così fan tutti” e non basta certamente darne notizia sul sito dove il cronista scrive… Così siamo bravi tutti. A Cusenza si dice “tira a petra e ammuccia a mano”…