Corigliano-Rossano. Non facciamoci prendere dal panico e ricordiamoci che essere contagiati non è motivo di vergogna (di Flavio Stasi)

A Corigliano-Rossano, come un anno fa, siamo ritornati in piena emergenza Covid. La situazione sta sfuggendo al controllo e il sindaco Flavio Stasi è costretto a prendere misure particolarmente restrittive ma a differenza di altri suoi colleghi che non informano correttamente i cittadini (o fanno finta che non stia accadendo nulla…) o non sanno dialogare con la gente, spiega per filo e per segno l’evolversi dei fatti. E di questi tempi non è poco. Questa la sua ultima comunicazione ai cittadini. 

di Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano

Come è stato annunciato, ho appena firmato una nuova ordinanza con la quale si adottano misure più restrittive rispetto a quelle previste finora.
Ho sperato, fino all’ultimo, di poter evitare per la città un provvedimento simile. Conosco i sacrifici fatti da tanti concittadini per tenere aperte le proprie attività o per salvaguardare un po’ della propria quotidianità. Tuttavia i dati di oggi e l’assenza di provvedimenti extracomunali mi impongono, ancora una volta, di assumermi la responsabilità di intervenire per proteggere la nostra comunità.
Come sempre, come altre volte, queste scelte non verranno apprezzate e condivise da tutti perché, in ogni caso, richiederanno ulteriori sacrifici.

Oggi come in passato, tuttavia, questi sacrifici sono finalizzati a proteggere la nostra salute e, quindi, sono più che necessari. Anche per questo ringrazio i capigruppo consiliari che oggi sono riuscito a sentire telefonicamente (quasi tutti), i quali hanno condiviso la necessità di attuare misure più stringenti per contrastare la diffusione del virus.

L’ordinanza entrerà in vigore sabato 27 ed al momento durerà una settimana, prevedendo la chiusura di tutte le attività non essenziali come definite dall’ultimo DPCM. Resteranno aperti, quindi, principalmente i negozi di generi alimentari, prodotti per l’igiene, ferramenta eccetera: per l’elenco completo è necessario leggere l’ordinanza.

Tutti gli esercizi commerciali dovranno chiudere alle 19.00. Le attività di ristorazione – per le quali finora era consentito sia l’asporto che il domicilio – a partire dalle 19.00 e fino alle 22.00 potranno esercitare solo a domicilio. Questo per limitare il più possibile la circolazione tra le nostre vie e facilitare i controlli.
Anche per questa ragione si potrà circolare nel territorio comunale solo per situazioni di necessità e muniti di autocertificazione.

Sabato pomeriggio a partire dalle 15.00 e domenica durante l’intera giornata sono consentite soltanto le attività strettamente essenziali quali farmacie e simili: saranno quindi chiusi anche i supermercati. Questo eviterà che nei fine settimana si ripetano assembramenti e contatti.
L’attività motoria è consentita soltanto a quei soggetti per i quali sussistono condizioni di necessità.
In ogni caso sarà fatta una comunicazione esplicativa di tutte le limitazioni con ogni chiarimento necessario.

Vi assicuro che firmare un’ordinanza del genere è frustrante per qualsiasi sindaco. Ciò che ho scritto ieri lo ribadisco: io credo nella mia comunità e le chiedo di essere più responsabile di quanto non lo sia stata finora.
Cosa dobbiamo fare? Soprattutto non farci prendere dal panico. Non assaliamo i supermercati perché gli scaffali saranno pieni oggi, sabato mattina, lunedì mattina e tutta la prossima settimana.
Quando usciamo, oltre a portare l’autocertificazione, dobbiamo stare ancora più attenti all’utilizzo di mascherine e guanti e dovremo mantenere le distanze in ogni luogo.
Infine ricordiamoci che essere contagiati non è motivo di vergogna. Sarebbe motivo di vergogna, invece, nasconderlo perché rischia si di danneggiare irrimediabilmente, oltre che se stessi, anche gli altri.

Voglio concludere almeno con qualche nota positiva. Oggi sono stati dati numeri inferiori a quelli reali sulle vaccinazioni, che invece iniziano a raggiungere ritmi interessanti. Bisogna accelerare molto, certo, ma i due centri vaccinali cominciano ad andare a regime, ovviamente sempre nei limiti della mancata disponibilità di vaccini Pfizer e Moderna. Quella delle vaccinazioni è la vera sfida della nostra epoca ed è necessario che il governo rifornisca la Calabria delle quantità necessarie per consentire di vincere questa guerra.
Nel frattempo noi dobbiamo fare la nostra parte. Corigliano-Rossano deve reagire, lo ha sempre fatto e sono certo che lo farà anche questa volta.