Corigliano-Rossano, pestaggi di ‘ndrangheta: tutti condannati

Fonte: AltrePagine

CASTROVILLARI – I giudici del Tribunale di Castrovillari (presidente Giusy Ferrucci, a latere Gabiele Antonaci e Luca Fragolino) hanno condannato altre tre persone di Corigliano-Rossano per i violenti pestaggi di ‘ndrangheta che hanno interessato il rossanese durante l’estate del 2021

con un mese di luglio caldissimo non solo per il clima atmosferico, ma pure per le spedizioni punitive finalizzate a ridisegnare la mappa di nuove gerarchie nella ‘ndrina rossanese dopo il pentimento del 44enne boss Nicola Acri detto “Occhi di ghiaccio” ch’era avvenuta appena poche settimane prima.

Azioni compiute in pieno giorno, perché la gente potesse vedere e potesse sapere. Una addirittura alla presenza della moglie e della figlia minorenne della vittima. Tra i malmenati pure Gennarino Acri, fratello del collaboratore di giustizia.

Gennarino Acri

Sui fatti avevano indagato i carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano. Il 27 luglio di quell’anno, il 44enne Gaetano Solferino (nella foto d’apertura) – già condannato definitivo per associazione mafiosa – due suoi nipoti e un terzo complice, erano stati ammanettati e portati in carcere dagli stessi uomini dell’Arma.

I provvedimenti, richiesti dal sostituto della Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro, Alessandro Riello, erano stati spiccati dal giudice per le indagini preliminari catanzarese, Antonella De Simone.

Lesioni, violenza privata e incendio doloso aggravati dal metodo mafioso, queste le accuse nei confronti di Gaetano Solferino – lui per quei fatti già condannato col rito abbreviato a 4 anni e mezzo di carcere – del nipote 25enne suo perfetto omonimo, dell’altro nipote Andrea Pio Solferino di 27 anni, e di Ivan De Martino di 22. 

Il quartetto era finito sotto processo per aver danneggiato i veicoli delle loro vittime a mazzate e bastonate, in alcuni casi incendiandoli.

Gli incendi delle auto appiccati in pieno giorno

Ieri pomeriggio sono arrivate le condanne anche per Gaetano Solferino junior, Andrea Pio Solferino e Ivan De Martino: ai primi due i giudici hanno inflitto 4 anni e quattro mesi di carcere ciascuno con l’interdizione per entrambi dai pubblici uffici per 5 anni, al terzo, invece, 2 anni e un mese. 

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni. Gl’imputati sono stati difesi dagli avvocati Francesco Formichella, Massimo Ruffo e Francesco Muscio.