Coronavirus, 44° giorno. La “profezia” di Bill Gates, l’Italia e la via della seta e i (soliti) poteri forti

Bill Gates annuncia, gli scappa, nel 2015 e poi anche nel 2017 che tramite i vaccini si potrà ridurre la popolazione mondiale del 10%. Stessa affermazione fa Rockefeller dal podio nel 2016.
Ritiratosi da Microsoft, Bill Gates investe quasi solo in mineraria e farmaceutica. Rockefeller abbandona il petrolio e, insieme a Rothschild, è il Deus ex machina della farmaceutica.
La Bill & Melinda Gates foundation è il più grosso finanziatore dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità..
Quindi Bill Gates – lo ha fatto vedere l’altra sera Report – annuncia che una pandemia a breve di Coronavirus provocherà 30 milioni di morti a livello globale.
Darpa, la sezione BIO del Pentagono, la più importante finanziatrice e fabbricante di Armi batteriologiche, finanzia l’Università di Berkeley per la ricerca di un Corona “gestibile” e lo crea. Lo brevetta.
A Wuhan francesi e cinesi creano un laboratorio di alto livello per lo studio e creazione di virus patogeni.
A gennaio si manifesta il Coronavirus in Germania ma viene insabbiato. A febbraio scoppia a Wuhan ed è il panico. La Cina contiene con metodi draconiani e vince.
La Russia addirittura si dichiara esente.
La via della seta è però distrutta essendo sotto pesante attacco Iran e il terminale, l’Italia.
L’Italia viene additata dal mondo come untore planetario e viene isolata, l’economia italiana è distrutta. I marines in forze sbarcano in Europa.
Israele annuncia di avere il vaccino, però ci vogliono minimo 6 mesi, di solito un anno e mezzo di prove su umani, prima che sia autorizzato.
L’OMS dichiara pandemia globale e allora il vaccino verrà iniettato senza test. Vedremo se diventerà obbligatorio per tutti e da quando.
La gestione del tutto ora passa in mano all’OMS, di cui, appunto Bill Gates è il più grande finanziatore.
Quando i poteri forti decidono anche per te? La legge del più forte? Fantasie? Giorno dopo giorno, sembra solo la verità che nessuno ha il coraggio di dire.