Cosenza 2016, Giannino Dodaro denuncia il gran casino della scelta degli scrutatori

Si continua a parlare di combattere la corruzione, di avere una politica pulita e trasparente, di fare avvicinare i cittadini alle istituzioni e poi si assiste ad un incredibile paradosso…

È noto che i consiglieri comunali costituiscono anche la Commissione elettorale (composta da 3 effettivi e 3 supplenti + il sindaco) e che, tra i tanti compiti che questa svolge, c’è anche la nomina degli scrutatori.

Il paradosso dove sta? Nella cittá di Cosenza, dove la legislatura è finita anticipatamente con la conseguente nomina di un commissario, gli ex consiglieri comunali (decaduti) rimangono tuttora in carica come componenti della suddetta Commissione.

In questo caso, la Commissione dovrà procedere alla nomina di un numero esorbitante di scrutatori che si aggira attorno a 250 per il referendum e 340 per le elezioni comunali.

Queste nomine, in una regione come la nostra, dovrebbero avvenire in maniera trasparente e possibilmente con sorteggi pubblici. Eppure ció non avviene, gli scrutatori vengono scelti con nomina diretta ed ovviamente per il criterio “dell’amicizia”.

Ecco che continuiamo ad assistere ad un meccanismo che genera clientelismo ai fini elettorali e che penalizza i migliaia di giovani e le famiglie senza reddito.

Sarebbe opportuno procedere con la massima trasparenza e legalità per ridare credibilità alle istituzioni.

Mi appello, dunque, al commissario e ai membri della commissione affinchè procedano rendendo partecipe la cittadinanza. Infine, mi appello ai tanti amici giornalisti affinchè questa situazione venga resa pubblica.

Giannino Dodaro