Cosenza 2016, perchè il commissario copre le magagne di Occhiuto e Vigna?

Angelo Carbone

Il commissario prefettizio Angelo Carbone si è ormai insediato a Palazzo dei Bruzi da più di un mese. Se escludiamo una piccola parentesi (la gara per gli spettacoli della Fiera di San Giuseppe), non ha fatto davvero nulla per farci capire in che condizioni è il nostro Comune dopo quattro anni e mezzo dii “vandalismo occhiutiano”.

Non solo non ha fatto nulla ma ha addirittura consentito che uno dei suoi due subcommissari sia un sodale dell’ex sindaco, tale Marco Saverio Ghionna, impegnato politicamente con Alleanza Nazionale al Comune di Rende fino al 2008 e “amico del cuore” di gentaglia come Luciano Vigna (vicesindaco di Cosenza fino a un mese fa) e di Fausto Orsomarso (il “pallone gonfiato” consigliere regionale che ha già annunciato di voler presentare una lista per sostenere il suo amico cazzaro…).

Marco Ghionna (quello con i capelli lunghi e senza divisa)
Marco Ghionna (quello con i capelli lunghi e senza divisa)

Eppure, siamo alla vigilia di appuntamenti molto importanti sotto il profilo contabile. Il commissario prefettizio, infatti, deve approvare il bilancio di rendicontazione 2015 e quello previsionale 2016.

In altri Comuni commissariati, come per esempio Cirò (non il cameriere del cazzaro…), il commissario ha fatto rilevare correttamente tutte le criticità del bilancio del 2015.

E il nostro commissario che fa, oltre a far sedere sulla poltrona vicina alla sua un subcommissario al soldo dell’ex sindaco?

Da sinistra: Cannizzaro, il questore Anzalone, Occhiuto e Potestio
Da sinistra: Cannizzaro, il questore Anzalone, Occhiuto e Potestio

Non ci svela nulla sulle carte del nostro bilancio approvato con parere negativo dei revisori dei conti? Sta preparando il bilancio 2016 che va presentato entro il 30 aprile? I cittadini possono sapere come sono stati spesi i loro soldini in questi anni, dato che non c’è stata trasparenza e nessuno glielo ha detto?

Noi ci siamo già fatti un’idea della “mission” di questo burocrate che, per ordini superiori (Cannizzaro? Tomao?), non può rivelarci le magagne di Occhiuto ma il commissario non sottovaluti i cosentini. Che capiscono subito con chi hanno a che fare e se devono scovare carte “segrete” le scovano ugualmente. E poi ci faremo… quattro risate.