Cosenza, armi scoperte a via Popilia: qui pentito ci cova

L’operazione condotta dalla questura di Cosenza in merito alla scoperta di una piccola “santabarbara” in un seminterrato di una palazzina popolare all’ultimo lotto di via Popilia, conferma la volontà del nuovo questore di mantenere alta la vigilanza e il controllo del territorio.

Il ritrovamento delle armi di oggi è importante perché rende chiara la volontà delle cosche presenti sul territorio: “tenersi sempre pronti” a qualsiasi eventualità si presenti. E’ chiaro che un arsenale di quel tipo non può che essere nella disponibilità di qualche clan. Altrimenti chi metterebbe fucili, pistole, munizioni e droga, in un seminterrato all’ultimo lotto?

Il questore ha raccontato che l’importante ritrovamento è da addebitarsi allo straordinario fiuto di due cani poliziotto, Bruce e Floide, durante un controllo di routine disposti dallo stesso e denominati “Focus ‘Ndrangheta”. Perquisizioni e controlli, disposti periodicamente, che mirano a definire una mappa dei luoghi e dei locali frequentati da boss e gregari. Racconta il questore: i cani una volta arrivati nei pressi dell’apertura che porta al seminterrato, hanno iniziato a graffiare il muro, e quando il cane graffia, qualcosa non va.

E così armati di mazzetta e scalpello gli uomini della questura, aiutati dai Vigili del Fuoco, hanno aperto un varco e una volta penetrati all’interno dei locali, la scoperta delle armi.

Capiamo i motivi di riservatezza del questore che l’hanno indotto a raccontare “la favoletta dei cani”, ma a guardare la collocazione delle armi e la distanza tra le stesse e il punto esterno dove i cani avrebbero fiutato l’arsenale, un dubbio sullo straordinario fiuto dei cani viene.  Non può essere altrimenti. E la sequenza fotografica del ritrovamento delle armi, di seguito pubblicata, da l’idea della difficoltà che devono aver avuto i due cani nell’annusare l’arsenale. Qui pentito ci cova.

il luogo dove i cani avrebbero annusato le armi
l’ingresso della “Santa Barbara”
per entrare bisogna rompere un po’ di muro
non è facile entrare, inizia la perquisizione
qui è chiara la distanza dall’ingresso fino al “deposito” delle armi
la freccia indica una borsa dove sono state ritrovate le armi e conferma la distanza dall’ingresso
il contenuto della borsa
la profondità del luogo dove sono state trovate le armi
il ritrovamento delle armi

Certo è che i due cani devono avere un fiuto davvero da Oscar, per arrivare a fiutare le armi e la droga a quella distanza e in uno seminterrato che emana ogni tipo di odore.

Vorremmo crederci ma non è possibile che il ritrovamento sia solo frutto del lavoro dei cani. Qui c’è la spifferata di qualcuno. Qualcuno che sta cantando e che, con questo ritrovamento, cerca di accreditarsi presso la DDA. Il mister X che da tempo collabora ara ‘mmucciuna con la DDA. Chi è sgamato sa che è così. Gli agenti sono andati a colpo sicuro. Il che non toglie merito e valore all’operazione di oggi.