Cosenza, chiesa di San Domenico. La funzionaria della Regione: “Sono spariti 420 mila euro!”

Fernandez e Occhiuto

Dall’ordinanza dell’operazione “Merlino” della procura di Paola che ha scoperchiato il pentolone dell’asse di corruzione tra Fuscaldo e Cosenza, il dirigente comunale Michele Fernandez e l’imprenditore Gianfranco Mirabelli, entrambi legati a doppio filo al sindaco-truffatore di Cosenza Mario Occhiuto, escono con le ossa rotte (oltre che essere finiti in galera). E che cosa dirà adesso il sindaco, dal momento che emerge chiaramente che il Comune non ha rendicontato oltre 400 mila euro del finanziamento per il completamento della chiesa di San Domenico? A questo punto, è del tutto evidente che il finanziamento è bloccato e che i lavori non potranno andare avanti. Checchè ne dica il cazzaro-truffatore e nonostante l’imbarazzante silenzio delle forze politiche.

Ma entriamo nel dettaglio. 

Michele Fernandez, oltre che “regalare” l’appalto della chiesa di San Domenico all’impresa Mirabelli e a “decidere” una falsa e vergognosa variante per non perdere i finanziamenti ingannando la funzionaria della Regione Calabria (http://www.iacchite.com/cosenza-chiesa-di-san-domenico-le-false-determine-della-vergogna/) ha continuato a “prodigarsi” per l’imprenditore Gianfranco Mirabelli, il quale gli ha chiesto anche di intercedere alla Regione Calabria presso la funzionaria Angela Fortunata Passaniti, al fine di ottenere una ulteriore somma di 24 mila euro.

Fernandez: Io mo mi sposto e vado alla Regione vado…

Mirabelli G.: Addu va? Va adda Passaniti? Salutamilla

Fernandez: E mi vaiu fazzu nu giru si si

Mirabelli G.: Se vai dalla Passaniti vidi si putimu spenna chiri sordi…

Fernandez: Chiri ca su rimasti? Eh…

Mirabelli G.: I ventiquattromila euro… E diciaccellu chi cazzu tinni frica Michè…

Fernandez: E mo vediamo come la trovo

Mirabelli G.: E la trovi bene tu, figurati!

Illuminanti, nell’interpretazione della suddetta conversazione, sono le dichiarazioni rese in procura dalla funzionaria Angela Fortunata Passaniti in data 7 dicembre 2017.

Conosce Michele Fernandez?

“Sì, è il Rup del Comune di Cosenza, responsabile del procedimento dei lavori per il completamento della chiesa di San Domenico. Lo conosco in questa sua qualità e l’ho conosciuto in occasione di questo progetto. Lo conosco di persona e ci diamo anche del tu, l’ho conosciuto dal 2013”.

Cosa può dire dei lavori per la chiesa di San Domenico?

“Premetto che ci sono dei lavori soggetti a scadenza per i POR. Io mi occupo di seguire i progetti, dò un finanziamento e sono responsabile dell’azione e devo seguire le procedure. Nel momento in cui diamo un anticipo, i Comuni hanno dei tempi scadenzati per effettuare le successive attività. I vari pagamenti vengono effettuati per Sal (Stato di avanzamento lavori). Per la chiesa di San Domenico è stato dato l’anticipo nel 2013, che è andato al Comune di Cosenza. Dopo questa fase dell’anticipo, il Comune doveva attuare il progetto e bandire una gara d’appalto, cosa che ha fatto: la gara è stata vinta da un’impresa che si chiama Mirabelli. L’anticipo è stato dato all’inizio dell’estate 2013 (che consisteva nel 30% dell’impegno del POR). Nel novembre 2013 per ragioni di lavoro, e in particolare per effettuare altri sopralluoghi, mi sono recata a Cosenza e ho chiesto informazioni sulla chiesa di San Domenico, per la quale stavano effettuando la gara, perché il 31-12-2015 sarebbe stato chiuso il POR ed i finanziamenti non sarebbero stati più erogati. Ricordo che ad ottobre 2015 ho mandato una nota a tutti i Comuni che non mi avevano mandato i documenti conseguenziali all’anticipo, tra cui anche al Comune di Cosenza, proprio per la chiesa di San Domenico. A dicembre 2015 il Comune rispose con una breve nota, dicendo che i lavori erano iniziati. Su questi dati mi riservo una verifica documentale. Fino al mese di giugno 2016 non ho mai ricevuto nessuna documentazione dal Comune di Cosenza, ed avevo provato a sollecitarne l’invio più volte, anche tramite conoscenze comuni”. 

“Dopo dicembre 2015, il Comune ci ha attestato di aver speso i soldi e, dopo una verifica, abbiamo appurato quali progetti potevano essere completati ai sensi della delibera della giunta. A giugno 2016 il mio dirigente è andato presso il Comune di Cosenza e ha preso direttamente i mandati di pagamento. Specifico che mi servivano con urgenza perché ero in fase di rinnovo convenzione ed avevo necessità di verificare che l’anticipo fosse stato speso effettivamente per il progetto e per i lavori. Il regolamento dei POR prevede infatti una verifica sull’effettivo utilizzo dell’anticipo”.

MANDATI DI PAGAMENTO E STATO AVANZAMENTO LAVORI

“Era necessaria la preliminare verifica sull’anticipo. Infatti, poiché ero in fase di rinnovo della convenzione, dovevo preliminarmente verificare se quello che mi aveva detto il Comune era vero, perché loro avevano dichiarato di avere iniziato i lavori e la convenzione si è potuta rinnovare proprio per i soldi che avevano speso nel 2015… A luglio 2016 abbiamo convocato gli enti beneficiari (tra cui il Comune di Cosenza) per firmare il rinnovo della convenzione. Entro il 30 settembre dovevamo chiudere tutto, altrimenti avrebbero perso il finanziamento”.

TERMINE LAVORI ENTRO 30 SETTEMBRE 2016

“La Regione Calabria ha adottato un’altra delibera di giunta con cui ha prorogato il termine per il completamento dei lavori e del progetto POR fino al 28 febbraio 2017… Posso dire che entro il 28 febbraio è stato portato il certificato di esecuzione dei lavori, non ricordo se mi è stato portato anche il collaudo. Però ad oggi non ho potuto chiudere il progetto perché i rendiconti sono stati consegnati in ritardo e non hanno ancora rendicontato tutta la parte del finanziamento POR. Inoltre, il Comune deve attestare alla Regione la parte spesa per conto del Comune stesso. Ad oggi, hanno rendicontato soltanto la parte oggetto del finanziamento POR e non anche la quota restante a carico del Comune“.

CONSEGNA DOCUMENTAZIONE

“L’ho chiesta più volte a Fernandez, che mi rassicurava sul fatto che sarebbero riusciti a finire in tempo… Preciso che non ho ancora chiuso la convenzione perché la documentazione relativa alla rendicontazione mi è stata portata un mese fa. Non ho ancora finito di effettuare i controlli personalmente ma una mia collaboratrice di nome Carmela Cosentino mi ha detto che su questa pratica c’è stata un’economia di 24 mila euro dalla rendicontazione finale”.

STATI AVANZAMENTO LAVORI

“Mancano ancora quei 24 mila euro che non sono stati rendicontati e ci dovrebbero restituire…”. 

DATA DI CONSEGNA

“Mi sono stati portati circa un mese fa personalmente da Michele Fernandez, a cui ho fatto presente che non è stata ancora rendicontata la somma di 420 mila euro. Specifico che il progetto è cofinanziato: 1 milione 500 mila euro POR e 420 mila euro Comune. A noi devono essere rendicontati anche gli importi del cofinanziamento e posso dire che a oggi ancora non li hanno consegnati”.

Le suddette dichiarazioni e le conversazioni telefoniche captate si riscontrano vicendevolmente e le prime trovano conferma nella determinazione n. 211 del 13 febbraio 2017 riguardante la progettazione in variante e suppletiva per i lavori di completamento della chiesa di San Domenico.

Nello specifico, con la determinazione in oggetto, sono state omologate le spese sostenute ammissibili al finanziamento per 1 milione 402 mila 487 euro al 9-2-2017 e pertanto è chiaro che a tale data sembrerebbero non risultare sostenute le restanti somme sino alla concorrenza di 1 milione 920 mila euro (molto probabilmente quelle riferite al cofinanziamento del Comune di Cosenza).

Dopo l’interessamento alla perizia di variante dei lavori e l’intercessione presso il funzionario regionale, Fernandez presentava il conto all’imprenditore, seguendo il suo schema tipico e collaudato, chiedendogli espressamente l’assunzione di una persona.

2 – (continua)