Cosenza. Città unica, Robertino sbertuccia Orsomarso dopo una giornata di tarantelle (di regime)

Dopo una giornata di tarantelle di regime, il Consiglio regionale ha approvato la modifica delle norme regionali prevista da un articolo della proposta di legge “Omnibus” in discussione oggi, articolo che intende rendere il referendum dei comuni coinvolti consultivo e non vincolante. Una sorta di “colpo di mano” per dare il via libera a Cosenza città unica con la fusione dei comuni di Rende e Castrolibero. La maggioranza ha votato praticamente compatta: solo il consigliere Talerico ha votato contro. La minoranza ha abbandonato l’aula per protesta.

Era stato il senatore Orsomarso ad agitare la vigilia del voto con una nota nella quale sembrava esplicito un ordine di scuderia ovvero quello di rinviare il voto sulla modifica delle norme regionali. E invece nel corso del pomeriggio Robertino Occhiuto, con una manovra a tenaglia, ha neutralizzato il tentativo di Orsomarso intervenendo direttamente sui consiglieri regionali di Fratelli d’Italia ovvero De Francesco, Mannarino, Neri e Montuoro. Si è speso molto l’assessore Calabrese mentre Wanda Ferro ha pilatescamente accettato la soluzione finale. Robertino purtroppo non ha risparmiato la platea delle sue tragicomiche piroette per evitare di andare “sotto” e di fallire la sua comunque patetica prova di forza. Li ha chiamati fuori dall’aula, uno per uno, e avrà dato fondo a tutta la sua opera di persuasione, che con la politica per non dire altro non ha evidentemente nulla a che fare.

Al di là dello squallido colpo di mano realizzato da Occhiuto, chi ne esce con le ossa rotte è Fausto Orsomarso, il cui intervento alla luce dei risultati finali, è stato del tutto inutile, anzi si è rivelato il classico scivolone sulla buccia di banana o se preferite un colpo alla Tafazzi.