Cosenza corrotta: l’offensiva dei 5Stelle contro la giunta Occhiuto

Bisogna ammetterlo: da quando sono stati eletti, e da quando si è formato il governo, la deputazione cosentina dei 5Stelle sta lavorando bene, almeno per quel che riguarda la drammatica situazione che viviamo da anni a Cosenza: l’emergenza legalità. Non era scontato un loro interessamento, visto l’andazzo di questo governo a trazione Salvini, ma non si sono tirati indietro. E nelle ultime settimane hanno prodotto una serie di atti politici che nessuno prima di loro aveva avuto il coraggio di fare: chiedere al ministro della Giustizia un rapido ed urgente intervento ispettivo al Tribunale di Cosenza, l’origine di tutti i mali della città.

Se il livello di corruzione, a Cosenza, ha raggiunto livelli allarmanti lo si deve proprio alle coperture giudiziarie che la procura ha fornito, nel corso degli ultimi 30 anni, ad ogni genere di politico imbroglione. E non solo. E questo lo sanno bene i deputati 5Stelle che hanno avuto anche modo di saggiare direttamente l’inutilità e l’inoperosità della procura quando si tratta di intervenire sui reati connessi alla pubblica amministrazione. Tant’è che lo stesso movimento ha presentato diversi esposti alla procura di Cosenza, in merito alla gestione allegra, da parte della giunta Occhiuto, delle somme urgenze e dei cottimi fiduciari, ovvero i famigerati appalti spezzatino per le ditte amiche. Nonostante la gravità dei reati, nonostante i riscontri, ben poco ha fatto la procura per fermare il continuo e reiterato saccheggio delle casse pubbliche. E quel poco che è riuscita a fare, è frutto solo delle pressioni esercitate, dai 5Stelle e da noi, sulla parte “sana” della procura. O meglio sulla parte meno coinvolta in intrallazzi, o costretta a farsi i fatti propri perché ricattata sulla carriera e altro. Ed è proprio grazie a questa “parte” se oggi si può dire, senza ombra di dubbio, che all’interno della procura esiste un gruppo di pm capeggiati da Spagnuolo che, in perfetta continuità con i procuratori del passato, si adopera ad insabbiare tutto ciò che riguarda gli intrallazzi degli amici degli amici, Occhiuto in testa. Questo oramai è innegabile. Ecco perché serve l’ispezione.

I deputati 5Stelle non si sono fermati alla sola richiesta di una ispezione, ma hanno anche posto al ministro Bonafede una interrogazione parlamentare sulla famosa foto che ritrae il pm Cozzolino della procura di Cosenza a cena con l’indagato Potestio (già capogabinetto del sindaco Occhiuto) e il presidente del consiglio comunale Caputo, dieci giorni prima del blitz del pm Manzini al Comune di Cosenza. Chiedono i deputati al ministro se è da considerarsi “normale” che un pm vada a cena con la persona sulla quale sta indagando. E se questo comportamento può ritenersi “legittimo” sotto il profilo della deontologia.

Ma c’è di più: oltre all’ispezione chiesta dai 5Stelle, c’è anche qualcuno che vuole sottolineare la sua estraneità a questa squallida situazione in procura, e per questo si è adoperato a scrivere un “memoriale” sull’attività della procura negli ultimi 10 anni, da presentare al Csm, al fine di chiedere anche una commissione d’inchiesta. Oltre che presentarlo agli ispettori.

A tutto questo si aggiunge la nota diffusa ieri dalla senatrice 5Stelle Corrado. Dice la Corrado: la maggior parte dei lavori eseguiti dalla giunta Occhiuto sono fuori dalle regole perché privi delle necessarie autorizzazioni. E promette un suo impegno per appurare, fino in fondo, la legittimità dei lavori.

C’è da dire, per dover di informazione, che ad “aprire le danze”, e a guidare l’offensiva dei 5Stelle contro questa amministrazione, era stato il senatore Morra che aveva prodotto una serie di note al fulmicotone contro Occhiuto dove gliele cantava senza peli sulla lingua: debiti personali pagati dal Comune, appalti spezzatino, incarichi abusivi, spreco e sperpero di denaro pubblico. Ma va anche detto che in questa fase dell’offensiva, che si prefigura come quella più importante e significativa, il senatore Morra è rimasto silente. E qualcuno si chiede il perché. Ma noi siamo sicuri che se finora il senatore Morra non ha parlato è solo perché chi ha già parlato sui mali della città, è stato chiaro e esaustivo, e perciò non c’è altro da aggiungere.