Cosenza corrotta: non c’è solo Occhiuto

Si sa ca io u vulissa vida ‘mbicatu ad Occhiuto, politicamente parlando.

Per tutto quello che ha fatto e per quanto è bugiardo. E’ più falso lui che i soldi del Monopoli. Il campione mondiale, come dice Katya, di arrampicata sugli specchi. Non riesce a dire la verità mai, è più forte di lui. Anche quando non serve mentire, lui la chiacchiera la deve dire lo stesso. Gli viene spontanea.

Abituato com’è ogni giorno ad inventarsi qualcosa da dire a qualcuno che avanza sordi, una pratica che alla fine ti porta a non distinguere più la realtà dalla messa in scena. Ed è così che Occhiuto va avanti da una vita.

Sempre rincorso dai creditori, dalle banche, dal tribunale, e adesso anche dalla DDA. Per carità, non ne faccio certo una questione morale. Tutti nella vita, chi più chi meno, ha debiti. Ma la differenza sta nel fatto che mentre i cittadini normali se li pagano da soli, lui, tutti i suoi guai personali li ha scaricati sul Comune. Non è giusto questo.

occhiuto metafisico Lui spridava con la Porsche atteggiandosi a grande architetto imprenditore, manda i figli a studiare fuori, ogni sera a mangiare al ristorante, vacanze e viaggi, e noi adesso dobbiamo pagargli tutti i suoi spridi?

Per quel che mi riguarda, l’ho già detto, non pagate nessuna tassa comunale fino a quando non si chiarisce l’entità del danno che ha provocato alle casse comunali. Perché il danno l’ha fatto, e anche grosso. Spero che adesso, vista anche la risposta del Commissario, questa questione che il Comune sta pagando i suoi debiti sia chiara a tutti: limpida, veritiera, indiscutibile.

Capisco il suo cerchio magico incantato da filtri e pozioni disposto a ‘mmuccarsi qualsiasi cosa lui dica, ma mi sa che adesso dovete arrendervi anche voi, per quanto possiate negarla, di fronte a tale evidenza: qualsiasi cosa abbia fatto come imprenditore, architetto, politico, è miseramente fallita.

Dove ha messo mano lui sono rimaste solo macerie e debiti. Un uomo di “successo” (nel senso che è “successo” di tutto e di più) dite? Se pensate questo, allora vuol dire che è anche in grado di andarsi a trovare una fatica e pagarsi da solo i propri debiti. La verità è che i suoi debiti sono talmente tanti (difficile quantificarli) che o fa il sindaco per continuare a derubare i cittadini e attagnare i suoi creditori, oppure il tribunale gli pignora tutto e sarà costretto ad andare a vivere in affitto come migliaia di cosentini. Cosa che il suo “prestigio” non può accettare.

Rubare, truffare, corrompere, va bene, lavorare e pagarsi un affitto da soli no. Ci sta nella vita di incontrare delle difficoltà, per carità, fora gabbu! Ma pensare di uscire dai propri guai rubando sugli asili, sui servizi agli anziani, sui disabili, sulle mense, è da vigliacchi. Che facciamo mo’, invece di rubare al ricco per dare al povero, truffiamo i cittadini per donare a malavitosi, strozzini, creditori, imbroglioni e corrotti, na carriola i sordi?

Questo è inaccettabile. E poi, lui continua dire che vanta dei crediti da questo e quello, se è così perché non li mostra pubblicamente? Perché non fa come fanno i suoi creditori che si rivolgono al tribunale? Viene da dire: possibile che in tanti anni, come dice lui, di lavoro in giro per il mondo (na menza vota è andato in Cina, e para ca fattu…) nessuno lo ha mai pagato? E’ chiaro che è un incapace, incassava 10 e spendeva 1000.

ambroComunque, quello che voglio dire alla fine di questo pezzo è: non è che mo’ facciamo che solo Occhiuto è il corrotto? Perché qui siamo veramente messi male, prima ancora di Occhiuto c’erano i veri maestri del saccheggio delle casse pubbliche: il cardinale Ambrogio, Madame Fifì, Nicola Adamo. Gli stessi che durante l’era Perugini riuscirono a tenere immobile la città sotto il profilo culturale, sociale, e politico, ma non per le imprese amiche che in quel quinquennio fecero sul serio carni i puarcu.

Gente che non può certo, ancora una volta, restare impunita. E pensare che Madame Fifì è anche membro della commissione antimafia. Pensa come siamo ridotti. E poi, dico io, chi le fa queste nomine?

Lo sanno tutti a Cosenza con chi si è mmischatu per anni il duo Madame Fifì/Nicola Adamo. Con il fior fiore della malavita locale. Sentirli parlare male di Occhiuto, quando sono stati loro stessi ad avviarlo alla truffa e alla corruzione, è come ricevere un pugno a freddo allo stomaco. Ti manca l’aria. Loro, i maestri della corruzione. Con un patrimonio finanziario incalcolabile. La cui origine non è certa frutto del sudore, questo lo possiamo dire senza temere alcuna smentita.

Non è giusto che si indaghi solo sui 4 anni di Occhiuto. Questa inchiesta sugli affidamenti diretti si deve necessariamente allargare anche alla gestione Perugini. Dove ad essere state favorite sono più o meno le stesse ditte che ha favorito Occhiuto. Con l’aggiunta dei suoi creditori.

Non si può parlare di corruzione a Cosenza senza indagare uno come il cardinale Franco Ambrogio, il vero capo di Pecoraro. Così come non si può parlare di voto di scambio politico-mafioso senza mai nominare i cinghiali.

enza vampiraOra che la Giustizia ha finalmente iniziato il suo cammino anche a Cosenza, noi siamo fiduciosi che presenterà anche il conto a chi come Madame Fifì e compari hanno saccheggiato la nostra terra nella totale e vergognosa impunità.

Se dovesse essere che a pagare fosse solo Occhiuto, beh, Iacchite’ non si farà scrupoli di promuovere una campagna stampa a difesa dell’ex sindaco e architetto fallito. Su questa palese e grave ingiustizia, qualora dovesse essere così, noi saremo al suo fianco fino alla fine.

GdD