Cosenza corrotta, Occhiuto a Morra: sei uno sciacallo della peggiore specie

Il senso civico, il dovere istituzionale, il rispetto dei ruoli, la necessità di avere una amministrazione trasparente, e il rispetto per la Legge di Mario Occhiuto, è tutto racchiuso in questo suo post.

Per Occhiuto chi si rivolge alle autorità giudiziarie per denunciare malefatte, corruzione e ladrocinio alle casse pubbliche, è un delatore. Ovvero un infame, un cantaro, un pentito. Proprio come ragionano i mafiosi. Invece di incoraggiare i cittadini a denunciare il malaffare, e premiare chi ha il coraggio di chiedere legalità e trasparenza, Occhiuto preferisce una città omertosa e silente rispetto agli intrallazzi che avvengono in Comune. Si comporta e parla proprio come fanno i veri boss di ‘ndrangheta: i panni sporchi si lavano in famiglia. E chi sgarra paga.

Ed infatti, Occhiuto, non contento delle offese rivolte ad onesti cittadini che per dovere civico si sono rivolti alla procura per denunciare gli intrallazzi del Comune, rivolge le sue attenzioni al senatore Morra e lo definisce uno sciacallo della peggiore specie. La colpa del senatore è quella di aver commentato l’operazione della Manzini contro i colletti bianchi positivamente.

L’unico che può denunciare e recarsi in procura a dire quello che gli pare su questo e quello, senza correre il rischio di essere tacciato come cantaro, è Occhiuto. Solo lui ha il diritto di denunciare chi vuole e di inventarsi “la qualunque” su chi non si allinea con lui, tutti gli altri sono solo infami, pisciaturi, e canterini. Ma se lo fa lui è tutto a posto.

Vi chiedo: può un sindaco che dovrebbe onorare la fascia tricolore, comportarsi ed esprimersi in questo modo? Può un sindaco esprimersi come un mafioso delle peggiore specie? Evidentemente si, perchè qui siamo a Cosenza dove tutto è possibile.  Anche avere un sindaco che parla e si comporta da mafioso.