Cosenza corrotta: qualcuno potrebbe avere le “ore contate”

Se è vero che quel che dice fa, anche se io ho ancora qualche dubbio, qualcuno in città ha le ore contate. Questa volta Gratteri l’ha detta grossa, e ritornare sui propri passi sarà dura. Ne va della sua dignità di uomo e magistrato e della credibilità dell’Istituzione che rappresenta: la Giustizia.

Gratteri finalmente ammette, come scrivo da tempo, che nessuno ha mai provato ad andare oltre il livello prettamente “criminale” dalle nostre parti. Ovvero nessun politico corrotto e nessun “colletto bianco” colluso è stato mai arrestato (a Cosenza). Ed ammette l’esistenza di una “cupola” composta da politici collusi, massoneria deviata e ‘ndrangheta che governa la nostra e altre città che è quello che andiamo scrivendo da anni. Aggiunge: ci vuole un altro po’ di tempo ma vi assicuro che la Calabria vi stupirà. L’indagine è avviata e presto sarà conclusa.

Il riferimento non può che essere a Cosenza e Catanzaro le due città che più delle altre, per quel che riguarda il distretto di competenza di Gratteri, in questo momento sono nel mirino della DDA.

Gli ingredienti ci sono tutti sia a Cosenza che a Catanzaro: ci sono i politici collusi, i funzionari corrotti, i servitori dello stato infedeli, i massoni deviati, i magistrati comprati, gli ‘ndranghetisti, i professionisti farlocchi.

Ora non resta che aspettare per capire se le parole di Gratteri troveranno applicazione “pratica” oppure se siamo di fronte all’ennesimo spot “elettorale”.

Certo è che se si è esposto in questo modo un motivo ci sarà. Come si suol dire: sa il fatto suo. E presto, stando alle sue parole, sapremo di che fatti si tratta. Vedremo.

GdD