La sospensione del contributo di “emergenza abitativa” per l’anno corrente, annunciata dal sindaco e confermata dalla dirigente del settore welfare, come abbiamo già denunciato pubblicamente, sta innescando una emergenza sociale le cui dimensioni vengono sottovalutate.
Le 180 famiglie beneficiarie rischiano di pagare il prezzo più alto per un dissesto finanziario figlio di anni di malagestione della cosa pubblica. Le fasce deboli e più economicamente disagiate della città invece di essere maggiormente tutelate subiscono un attacco duro e politicamente inaccettabile.
Il Comune ha di fatto abbandonato queste famiglie alla loro sorte, nessuna comunicazione, nessun preavviso, nessun tipo di supporto o spiegazione. Di fronte a ciò non si può stare a guardare, non si può rimanere fermi mentre i diritti sociali vengono così sfacciatamente compressi. La casa è un diritto che va garantito”.
Finita protesta, a breve arretrati
Si è conclusa la protesta inscenata questa mattina da un centinaio di persone, aderenti al comitato “PrendoCasa”, che avevano occupato il primo piano del Comune di Cosenza per la mancata erogazione, dallo scorso ottobre, del contributo a sostegno dell’emergenza abitativa. I manifestanti hanno ottenuto l’invio, a breve, delle lettere ai proprietari di casa da parte del Comune, che si è impegnato a saldare gli arretrati degli affitti. Inoltre, fino al prossimo mese di marzo, l’ente si è impegnato a reperire le somme solo per quei nuclei familiari che non percepiscono il reddito di cittadinanza.