Cosenza, emergenza abitativa: famiglie private dei contributi occupano il Comune

Un gruppo di famiglie cosentine private del contributo comunale per l’emergenza abitativa dal sindaco Occhiuto e dai suoi scagnozzi, ha deciso di dare avvio ad una clamorosa protesta al Comune di Cosenza. E’ stato occupato il primo piano, dove c’è il salone di rappresentanza, e alcune persone si sono cosparse di benzina e minacciano di darsi fuoco se non riceveranno risposte dal sindaco. Le famiglie che stanno protestando sostengono che dal Comune è arrivata un’altra chiusura netta ad ogni soluzione di compromesso: il Comune infatti non pagherebbe il contributo nemmeno fino a marzo come precedentemente affermato nel corso di un incontro a Palazzo dei Bruzi avvenuto alla fine di gennaio. 
In seguito al dissesto del Comune di Cosenza, il contributo per l’emergenza abitativa rischia concretamente di non essere inserito nel prossimo bilancio. Le conseguenze reali di questa decisione sarebbero 180 famiglie lasciate per strada, senza un tetto sulla testa.
Presenti alla protesta gli attivisti del Comitato Prendocasa: “Le 180 famiglie beneficiarie del contributo di emergenza abitativa vanno tutelate dando risposte e soluzioni concrete. Non accetteremo il taglio indiscriminato di un servizio così importante che garantisce la dignità a tanti e tante.

La sospensione del contributo di “emergenza abitativa” per l’anno corrente, annunciata dal sindaco e confermata dalla dirigente del settore welfare, come abbiamo già denunciato pubblicamente, sta innescando una emergenza sociale le cui dimensioni vengono sottovalutate.

Le 180 famiglie beneficiarie rischiano di pagare il prezzo più alto per un dissesto finanziario figlio di anni di malagestione della cosa pubblica. Le fasce deboli e più economicamente disagiate della città invece di essere maggiormente tutelate subiscono un attacco duro e politicamente inaccettabile.
Il Comune ha di fatto abbandonato queste famiglie alla loro sorte, nessuna comunicazione, nessun preavviso, nessun tipo di supporto o spiegazione.
Di fronte a ciò non si può stare a guardare, non si può rimanere fermi mentre i diritti sociali vengono così sfacciatamente compressi. La casa è un diritto che va garantito”.

Finita protesta, a breve arretrati 

Si è conclusa la protesta inscenata questa mattina da un centinaio di persone, aderenti al comitato “PrendoCasa”, che avevano occupato il primo piano del Comune di Cosenza per la mancata erogazione, dallo scorso ottobre, del contributo a sostegno dell’emergenza abitativa. I manifestanti hanno ottenuto l’invio, a breve, delle lettere ai proprietari di casa da parte del Comune, che si è impegnato a saldare gli arretrati degli affitti. Inoltre, fino al prossimo mese di marzo, l’ente si è impegnato a reperire le somme solo per quei nuclei familiari che non percepiscono il reddito di cittadinanza.