Cosenza, ex mercato Città 2000: da anni discarica a cielo aperto nel cuore della città

“Cosenza. Un’amministrazione comunale diversa vicina al Cittadino, parte del Cittadino stesso, deve partire dal Diritto alla Salute della Popolazione” ???

Gestione non conforme al Decoro pubblico, ma, soprattutto, alla Sicurezza in ordine alla Tutela della Salute Pubblica, specie in questi difficili momenti di andamento della curva pandemica, per infezione, da Covid_19, dei Rifiuti in zona abitativa.

Il riferimento è alla zona di Città 2000, esatta ubicazione ex mercato Camera Commercio, salita via Edoardo Galli, ove il sito è illecitamente privo di cura, abbandonato, come si evince da un semplice sopralluogo, che lo vede quale indifferenziata discarica “a cielo aperto”, con grossi, veramente, grossi e di più,  di rifiuti, costituiti anche da ingombranti, parti di mobili, materassi, pneumatici dismessi, materiale plastico vario, rifiuti elettrici-elettronici, oltre carta e cartone, …, ancora, pezzi indistinti di oggetti parzialmente combusti, …

Il tutto, depositato, in modo misto, miscelato con alta vegetazione, ricovero di ratti ed animali che trovano libero sfogo, accentuando la malsalubrità del contesto prossimo abitativo per persone, ivi residenti… regolarmente, tassate ed indirizzatarie dell’obbligo delle Tariffe per la TARI.

Tanto, si rappresenta, a seguito di varie istanze, formali e non, a chi di competenza, in primis, al sindaco della città di Cosenza, tra i cui compiti, per il ruolo rappresentato,  per le responsabilità connesse, nel mantenimento della condizione di salute della popolazione del suo territorio, qui, palesemente, inevase, di fronte a condizioni ambientali invivibili, vieppiù, con l’approssimarsi del caldo, Covid a parte.

Tutela questa che non è da cogliere come opzione, dipendente dalla entità della Finanza pubblica, né tantomeno dall’attenzione, richiesta a titolo di piacere personale, a seconda delle possibilità di poter arrivare nelle stanze “comunali”, ma di un diritto perfetto (non di un interesse legittimo), bensì, di  bisogni essenziali, diritto esigibile…

Ovviamente nessuna risposta è stata ottenuta finora, e, si parla, oramai, di anni di persistenza di questo stato di denuncia, nessuna risposta neppure a seguito del coinvolgimento, nelle istanze di richiesta, delle forze della Polizia municipale.