Cosenza. Franz Caruso tartassa i cittadini e condona i grandi evasori

Tra una sagra e una premiazione, tra un annuncio e l’altro, Franz Caruso, impegnato com’è, riesce a trovare il tempo per continuare a tartassare i cosentini con l’invio di cartelle esattoriali, IMU e TARI, che contengono richieste di pagamento sproporzionate rispetto alla scarsa qualità e alla poca efficienza dei servizi di pubblica utilità erogati dall’ amministrazione comunale, ai cittadini. Qualche esempio: Franz ha dato ordine a Municipia (concessionaria per la riscossione delle entrate comunali) di inviare la cartella comunale relativa al pagamento dell’IMU per l’anno 2019, ai cosentini, dove la media da pagare si aggira attorno ai 900/1000 euro. L’IMU, ricordiamolo, è una tassa che serve a finanziare i comuni per l’insieme dei servizi che offrono, senza destinazioni predefinite. E allora viene da chiedersi: quasi mille euro all’anno per quali servizi? Sfidiamo il prestanome di Nicola Adamo, Franz, a farci l’elenco dei servizi pubblici che l’amministrazione offre ai cittadini.

La TARI invece è una tassa che serve a sostenere le spese dei comuni per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. E anche qui Franz ci marcia. Per rimpinguare le vuote casse del fallito comune, ha di fatto aumentato la tariffa, portandola al massimo esigibile, senza tener conto della reale produzione di spazzatura di una famiglia media. Per dirla con estrema semplicità: tu puoi anche impegnarti, nei tuoi 100 metri quadri dove vivi con la famiglia (4 persone), a produrre una sola busta di spazzatura al giorno, ma per Franz le buste sono 5, perciò paghi per 5 buste di spazzatura anche se ne hai prodotta solo una. Un po’ quello che succede con le bollette di luce e gas, l’importo da pagare non corrisponde mai all’energia consumata che nel totale è sempre la voce di spesa più piccola.

Pagare le tasse è un dovere, ma è anche dovere dell’amministrazione comunale far sì che il pagamento sia uguale per tutti. Se da un lato è vero che più del 75% dei cosentini non paga le imposte comunali, il che non fa certo onore a una città che si definisce civile, dall’altro è anche vero che il problema della mancata riscossione risiede pure nella pavidità (o nella collusione) di Franz Caruso a bussare alla porta di chi ha una lunga lista di conti da saldare con il comune. Non sono solo le famiglie ad essere morose con il Comune, ma tante altre realtà cittadina di ogni ordine e grado: associazioni, cooperative, attività commerciarli e imprenditoriali, e i sempre presenti gestori di beni pubblici. E’ questo quello che non capiamo nell’azione di “recupero crediti” portata avanti da Franz: si accanisce nei confronti di quel scarso 25% di cosentini che ha sempre pagato le tasse, criticando il restante 75% di cosentini che magari non possono realmente pagare per motivi oggettivi, e non si è preoccupato di chiedere le stesse cose a chi usufruisce di beni pubblici, lucrandoci sopra, senza mai versare il dovuto nelle casse comunali.

Qualche esempio: Franz dice che le strutture sportive di proprietà comunale date in gestione a privati sono quasi tutte morose. E devono al Comune oltre un milione di euro. Chiediamo a Franz: sono state avviate le procedure per la riscossione di queste spettanze? I canoni dovuti al comune da parte dei gestori del Castello, sono stati versati nelle casse comunali? I tanti “occupanti” di case comunali ubicate in centro città, e i tanti negozi di prestigio di proprietà comunale, in uso a privati, versano il dovuto canone al comune? I vari costruttori che continuano ad edificare palazzi in una città che si spopola, sono tutti in regola con il versamento degli oneri di urbanizzazione? Gli immobiliaristi cittadini, pagano il dovuto? La tassa di affissione è sempre riscossa? Ecco, Franz, oltre a tartassare i cittadini, dovrebbe impegnarsi di più a recuperare il dovuto da tutti questi soggetti, alcuni dei quali finiti nel blitz di Gratteri. E se fino ad oggi non l’ha fatto chiedetevi il perché…