Cosenza: il nuovo questore è Giovanna Petrocca, petilina doc

Cambio al vertice della questura di Cosenza. Nell’ambito di un movimento di dirigenti disposto dal Viminale l’attuale questore Giancarlo Conticchio è stato destinato a ricoprire l’incarico di vicedirettore e direttore del servizio Affari generali della Scuola superiore di Polizia. A Cosenza, al suo posto, come nuovo questore arriva Giovanna Petrocca, già consigliere ministeriale aggiunto per le esigenze dell’area di staff della Direzione centrale per le risorse umane.

Giovanna Petrocca, 58 anni, è calabrese, di Petilia Policastro (Crotone), petilina doc. Ne ha tracciato un bel profilo Masino Medaglia nel blog “Pulicastru e Pulicastrisi”.

“… è una ragazzina del Castello di Petilia Policastro, degli anni ’60, vivace e, come si definisce simpaticamente lei, all’epoca “girulera”. Giovanna Petrocca, più nota come Anna Rita, figlia dello stimato, premuroso prof. Achille Petrocca, dal 1998 ha ricoperto la ragguardevole, meritata carica di vicequestore di Roma e dal gennaio 2009 è stato Primo Dirigente della Polizia di Stato, nonché Dirigente della Polizia Scientifica di Roma con competenza su Lazio, Umbria e Abruzzo.

Ciononostante, questa nostra petilina doc, istituzionalmente impegnatissima, ha un angolo del suo cuore gelosamente riservato a quella ragazzina vivace e cordiale che tenacemente, ancora oggi, percorre le stradine della sua Petilia Policastro desiderosa di rinverdire e consolidare i ricordi che hanno scandito la sua infanzia.
Anna Rita Petrocca si trasferisce a Roma all’età di 15 anni. Lì si laurea in Giurisprudenza e intraprende la strada dei suoi sogni, che realizza appieno.
Anna Rita Petrocca è dell’epoca “Quelli che gli Ardorini”. Forse, chissà, se Anna Rita Petrocca fosse rimasta l’avremmo eletta primo sindaco donna di P. Policastro (facendo sicuramente la gioia del padre). Vuol dire che ci accontenteremo di digitare il suo nome su Google e conoscere la sua splendida carriera.
Ad Anna Rita, da parte di tutti noi e, in particolar modo di chi scrive, un “in bocca al lupo” (da Sila!). (Masino Medaglia)…”.