Cosenza, il Tar riapre Viale Parco/Mancini: la perizia della Polizia stradale bastona Occhiuto

La logica vorrebbe che Mario Occhiuto alias il cazzaro recepisse immediatamente la sentenza con la quale il Tar Calabria dà ragione alla signora Milena Gabriele e riaprisse, per la gioia di tutti i cosentini, il traffico su Viale Parco/Mancini, ma c’è da giurare che anche questa volta proverà ad opporre resistenza.

La signora Gabriele, titolare di una stazione di servizio, aveva chiesto la sospensione della chiusura al traffico (che di fatto le impedisce di lavorare) decisa dal Comune nonostante i lavori per la metro non siano mai iniziati. Il ricorso era stato presentato nell’autunno scorso e ad ottobre si era svolta la prima udienza davanti al Tar.

Il Tar nel suo primo pronunciamento sul ricorso, aveva chiesto, per il tramite di un “Verificatore nella persona del Responsabile della Sezione della Polizia Stradale di Cosenza o di un funzionario da lui delegato” di verificare “anche mediante l’utilizzo di documentazione fotografica e planimetrica”, identificare e descrivere “i percorsi e i punti di accesso pedonale e veicolare alla stazione di servizio automobilistica di cui è titolare la ricorrente Milena Gabriele”.

Il 21 novembre scorso la Polizia stradale di Cosenza ha nominato per la verifica l’ingegnere Pasquale Maurelli di Bari, che aveva effettuato il sopralluogo su Viale Parco/Mancini nell’ambito delle attività richieste dal Tar della Calabria dopo il ricorso della signora Milena Gabriele, tra il 28 e il 29 novembre scorsi.

Nella mattinata del 28 novembre  la polizia stradale ha percorso il Viale Parco/Mancini, utilizzando anche un drone, che ha volato tra le zone di via XXIV Maggio e via Popilia per dare una visione esatta anche dall’alto dello stato delle cose, cioè gli accessi delle strade e quante difficoltà creano alla stazione di servizio ricorrente.

Nella mattinata del 29 novembre è arrivato in città l’ingegnere Maurelli, che, accompagnato da agenti della polizia stradale, ha percorso in auto più volte i vari tragitti possibili per giungere alla stazione di servizio. Sono stati annotati i tempi di percorrenza e l’auto ha effettuato diversi viaggi per non lasciare nulla al caso.

Il provvedimento del Tar, che risaliva al 26 ottobre, del resto, si commentava da solo perché, non solo il Tribunale amministrativo ha rigettato le motivazioni addotte dal Comune di Cosenza e dalla Regione, ma è entrato nel merito del problema richiedendo ulteriori verifiche prima della pronuncia definitiva di sospensiva. Alla luce di queste verifiche, ha disposto la sospensiva sui lavori senza se e senza ma.

Il Comune ora dovrà rispettare il pronunciamento dei giudici e dovrà – comunque – considerarne portata e contenuto e agire di conseguenza anche in relazione all’esecuzione di ulteriori possibili lavori. Nei giorni scorsi qualcuno aveva provato ad “anticipare” il sopralluogo della polizia stradale per nascondere i sondaggi e i carotaggi che stava effettuando la Cmc sui terreni, davvero malridotti, del Viale Parco e giustificare l’inerzia dei lavori per la metro, di fatto mai iniziati.

Successivamente, il sindaco cazzaro, temendo il pronunciamento negativo del Tar, si era addirittura spinto oltre, affermando che il Comune avrebbe continuato autonomamente i lavori e che avrebbe addirittura (!) requisito l’area… Non c’è dubbio che siamo davanti ad una bella mazzata per il cazzaro e nonostante l’illegalità e la corruzione dilaganti nella nostra città, non sarà facile per lui continuare ad agire come se fosse a casa sua. Prima o poi questo andazzo dovrà pur finire.