di Silvana Gallucci
Oggi si festeggia Sant’Aldo. E come ogni anno il mio pensiero ed il mio grazie più’ sentito sono rivolti al più’ grande preside che la provincia di Cosenza abbia mai avuto: Aldo Di Iuri.
Aldo (mi permetto di chiamarlo per nome solo ora che non c’è’ più’ nonostante lui stesso me lo avesse chiesto più’ volte) era un uomo perbene, colto ed educato (sebbene celasse questa sua sensibilità dietro una rudezza di modi solo apparente) e trasferiva nella sua professione il suo amore per la bellezza e la sua visione di un mondo più’ giusto e più’ equo.
COSENZA, 8 GENNAIO 2017: L’ADDIO AD ALDO DI IURI (https://www.iacchite.blog/cosenza-laddio-ad-aldo-di-iuri-storico-preside-della-ragioneria-pezzullo/)
Era riuscito a creare, negli anni e con dedizione e passione, in un quartiere problematico e a rischio di emarginazione, una scuola di altissimo livello, un’isola felice governata con autorevolezza e giusta rigidità’, in cui migliaia di giovani (di ciascuno ne conosceva il nome) si sono formati alla vita ed avviati agli studi universitari o al lavoro. Alcuni di loro, grazie a Aldo Di Iuri, si sono salvati da un destino già’ segnato per estrazione ed appartenenza. Io, da lui, ho imparato ad essere l’insegnante che sono. E a stare sempre “un passo indietro” rispetto a coloro che siamo chiamati ad educare. Perché’ “i veri protagonisti del percorso formativo sono gli alunni” diceva. “Noi siamo solo dei comprimari incaricati di guidarli e di aiutarli a diventare delle belle persone”. Grazie Aldo per tutto quel che hai fatto per la scuola cosentina. Non ti dimenticherò’ mai. E sono sicura che anche i tuoi ragazzi non lo faranno. Un bacio ti arrivi fin lassù’ con i miei auguri di buon onomastico