Cosenza, infermiere trovato morto in ospedale: i familiari presentano esposto

Sgomento e dolore all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza per la morte dell’infermiere Mario Tarasi. Il 53enne lavorava nel reparto di Chirurgia vascolare dell’Annunziata. Ma si trovava in ospedale perché doveva fare fisioterapia quando all’improvviso si è sentito male nel corridoio del reparto di riabilitazione. Immediati i soccorsi. La famiglia ha presentato un esposto ai carabinieri per cercare di fare chiarezza sulle cause del decesso e ha chiesto che venga disposta l’autopsia. Del caso si sta occupando la Procura di Cosenza. Tantissimi i messaggi di dolore e cordoglio che sono stati postati da amici e colleghi di lavoro sul suo profilo Facebook.
Tarasi era stimato da tutti i colleghi per il suo senso del dovere e per la generosità. Secondo quanto si apprende Mario Tarasi, ieri mattina, libero dal servizio, si era recato nell’ambulatorio della riabilitazione. È stato trovato a terra, esanime, nel corridoio della struttura ospedaliera. Sono quindi partiti i soccorsi. Dai primi riscontri – evidentemente da verificare – dopo il primo tentativo di rianimazione sul posto il 53enne è stato trasferito in pronto soccorso dove i sanitari hanno provato in tutti i modi di strapparlo alla morte. Ogni tentativo, però, è risultato vano. I familiari dopo aver appreso la notizia hanno presentato un esposto per accertare le cause del decesso. Medici, infermieri e Oss sono ancora sotto shock per quanto accaduto. Sui social è stato manifestata tutta l’incredulità per la prematura scomparsa dell’infermiere. «Mario mio, che brutto scherzo! Rip grande amico e collega mio!»; ancora: «È proprio vero che siamo un soffio d’aria. Mi auguro che Dio ti apra le braccia caro collega. Un professionista di alto livello, un uomo sempre disponibile»; «Ma come può essere possibile? La tua ironia sottile, uno dei miei allievi preferiti e poi il collega, anzi, l’alunno che ha superato la maestra. Sono orgogliosa di te».